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Caos tamponi e studenti in fila a Villa Pizzetti

Una cinquantina tra bambini e ragazzi si sono ritrovati a fare il tampone tutti insieme per il ritardo accumulato. Un solo operatore a fare i test e lettere senza QR Code
Ragazzi in fila per il tampone a Villa Pizzetti
La fila nel parco di Villa Pizzetti

GROSSETO. Oltre una cinquantina di bambini delle elementari e ragazzi della scuola media e superiore si sono ritrovati in fila questa mattina, 4 dicembre,  al centro di Villa Pizzetti, a Grosseto dove vengono effettuati i tamponi per il Covid. Un caos e lunghe attese tra il nervosismo di alunni e studenti e la rabbia dei genitori, costretti ad attendere anche più di un’ora. E con un solo operatore a fare i test.

Cronaca di una ordinaria mattina di caos, come ne sono capitate altre non solo a Villa Pizzetti, da quando il nuovo sistema di quarantena e sorveglianza in caso di positivi in classe, ha introdotto il QR Code per fare i tamponi nelle farmacie e comunque al di fuori dei centri pubblici.

La segnalazione è arrivata a Maremma Oggi da un genitore esasperato per l’attesa, con le classi che continuavano ad arrivare

«Mio figlio frequenta le elementari – ha spiegato l’uomo – nella sua classe c’è un positivo, quindi tutti devono fare il test per il Covid. Eravamo convocati per oggi, tra le 11.30 e le 12.30, ma il ritardo accumulato nel fare l’esame ha fatto sì che le classi, pur scaglionate, si siano trovate invece tutte in fila insieme. Mio figlio ha fatto il test alle 12.40, con oltre un’ora di attesa e gli operatori sono andati avanti a oltranza fino a che non hanno finito.

Peraltro, nei giorni precedenti con altri genitori ci eravamo rivolti alle farmacie che in città fanno i tamponi per evitare di andare alla Asl stamani, ma la lettera non riportava il QR Code. Così ci hanno rimandato indietro dicendoci di andare a Villa Pizzetti. In assenza del codice, infatti, i tamponi non vengono rimborsati alle farmacie. Insomma, il sistema è andato in tilt da qualche parte, senza sapere di chi sia la responsabilità. Nel frattempo, in piena emergenza, bambini e ragazzi si sono trovati assembrati in attesa di tampone».

Difficile capire che cosa sia successo, anche perché la circolare ha introdotto un collegamento tra Asl, scuola, Sistema regionale di protezione collettiva (Sispc) e famiglie assai complicato. È qui, probabilmente, che per qualche motivo la macchina si è inceppata.

«Ci fosse stato il QR Code avremmo portato mio figlio in farmacia – conclude l’uomo – e avremmo evitato il caos di questa mattina».

«Il sistema è complesso – spiega il direttore del dipartimento della Prevenzione, Giorgio Briganti – e con tutta probabilità il mancato QR Code è nato da un errore materiale. Ogni volta che succede esaminiamo caso per caso nominativamente per risolverlo. La nuova procedura ha messo insieme due mondi organizzati in modo molto diverso, come la scuola e la sanità, che interagiscono sullo stesso sistema informatizzato.

Per trovare una soluzione, la Regione dovrebbe implementare la App dedicata per permetterà alle famiglie la prenotazione anche dei tamponi antigenici, grazie alla quale si potranno prendere appuntamenti certi.

Per quanto riguarda la presenza di un solo operatore questa mattina, la Asl mette a disposizione il personale in relazione alle richieste di tamponi che arrivano il giorno prima. Se poi qualche scuola invita i ragazzi a presentarsi per il tampone la mattina stessa, ed è quello che potrebbe essere successo oggi, noi non possiamo saperlo», conclude Briganti.

 

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