GROSSETO. Bullismo, dipendenze, salvaguardia dell’ambiente e del rispetto per l’altro, inclusività e solitudine sociale. Ma che violenza di genere, isolamento, cyberbullismo. Sono tanti i pericoli che corrono i giovani. E proprio a loro è dedicato quest’anno il calendario dei carabinieri, edizione 2025.
Calendario ormai diventato cult perché pressoché impossibile da avere perché non si trova in vendita. Per appenderlo a casa o in ufficio, bisogna avere un amico carabiniere.
12 lettere scritte dal babbo maresciallo
Dodici tavole, disegnate dall’artista Marco Lodola, che accompagnano 12 racconti brevi scritti da Fabrizio di Giovanni, autore napoletano di successo. «Sono piccole storie – spiega il colonnella Sebastiano Arena – Lettere scritte da un babbo al figlio. Il padre è un maresciallo, comandante di stazione, che cerca di instaurare un dialogo con il figlio adolescente dopo la perdita della moglie».
Il calendario, giunto alla 92esima edizione, è ormai l’oggetto di desiderio di tanta gente: esposto nelle case, nei luoghi di aggregazione, negli uffici. Quest’anno sono i 12 racconti brevi a spiegare cosa significhi essere carabiniere.
IL CALENDARIO PUÒ ESSERE VISTO QUI
La tavola del mese di novembre, attraverso la rappresentazione di un militare per ciascuna Forza Armata, è dedicata alla “Difesa” e ai suoi valori. La scelta del mese coincide con la ricorrenza della “Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze Armate”, che viene celebrata il 4 novembre.
Non solo calendario
Non c’è solo il calendario tra i prodotti editoriali dell’Arma dei carabinieri. Ci sono anche il planning intitolato a “L’impegno internazionale dei Carabinieri. L’attività di cooperazione e i teatri operativi” e il calendario da tavolo con i borghi più belli, oltre all’agenda. Prodotti, questi, che possono essere acquistati.
