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Bonifica ex Sitoco, spariti 28 dei 30 milioni di euro stanziati

Interrogazione di Simiani, il Governo spiega: «Avete fatto tardi, i soldi erano disponibili fino al 2022». Restano 2 milioni per il progetto
La ex Sitoco sulla laguna di Orbetello
La ex Sitoco ad Orbetello, chiusa dal 1991

ORBETELLO. Che alla ex Sitoco, per la bonifica, sia tutto fermo, è chiaro a tutti. Ma ora, grazie a un’interrogazione del deputato Marco Simiani, è chiaro anche il perché.

E il motivo è il più chiaro di tutti: non ci sono i soldi.

Il problema è che ora non ci sono, ma c’erano: 30 milioni di euro. Stanziati con le risorse del piano Sviluppo e coesione del ministero dell’Ambiente (Fsc 2014-2020) dopo un accordo fra lo stesso ministero, la Regione e i Comuni di Orbetello e Monte Argentario, sottoscritto il 29 maggio 2018. E poi integrato nell’ottobre 2021.

Però, ha spiegato la viceministra Vannia Gava a Simiani, interpretando la posizione del Governo: «A seguito di significativi ritardi nell’attuazione degli interventi previsti dall’accordo, si è reso necessario procedere ad una rimodulazione degli stessi, vista l’impossibilità di rispettare il termine previsto dalla normativa che disciplina l’impiego del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione nel ciclo 2014 – 2020 per il conseguimento delle obbligazioni giuridicamente vincolanti, fissato al 31/12/2022».

«Per quanto sopra esposto, nell’ambito della cabina di regia dell’accordo in parola, nella riunione del 12 settembre 2022 è emersa l’impossibilità di conseguire le obbligazioni giuridicamente vincolanti (O.G.V.) per complessivi ventotto milioni di euro».

Traducendo dal politichese, avete fatto tardi, i soldi non ci sono più.

E ora? Restano i due milioni per la progettazione

Simiani, nella sua interrogazione, aveva spiegato che la Regione ha già siglato le convenzioni con la ditta Sogesid, per la progettazione degli interventi e che l’accordo di programma prevedeva la conclusione delle operazioni di affidamento dei lavori entro il 31 dicembre 2022 e la loro conclusione entro il 2025.

Adesso, però, restano solo i due milioni per la progettazione. E per le attività di Ispra per il completamento delle analisi.

Lo chiarisce ancora la viceministra.

«Si precisa, ad ogni modo, che l’assunzione delle obbligazioni giuridicamente vincolanti è stata garantita, per un importo complessivo pari a quasi due milioni di euro (€ 1.948.956,32) dal responsabile unico dell’attuazione (Regione Toscana) attraverso la stipula di apposite convenzioni, già stipulate da questo Ministero con i soggetti attuatori – Sogesid S.p.A. e Ispra».

«Con i predetti atti – dice ancora – è stata assicurata la copertura finanziaria per la progettazione definitiva ed esecutiva di tutti gli interventi disciplinati nell’Accordo di programma».

«Si evidenzia che, Ispra ha comunicato l’avvio delle attività di sopralluogo e campionamento di matrici ambientali da febbraio 2023, così come stabilito dal cronoprogramma delle attività e come comunicato agli Enti territorialmente competenti. Inoltre, sono state effettuate le prime analisi di laboratorio».

«Non è nota la programmazione delle risorse»

«Tutto ciò premesso, si precisa che, allo stato attuale, non è ancora nota la programmazione delle risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione per il ciclo 2021/2027».

«In merito si rappresenta che questo ministero si impegna, nell’ambito della programmazione sopra richiamata, a porre in essere ogni utile iniziativa volta ad assicurare la copertura finanziaria delle attività programmate nell’Accordo di programma sottoscritto in data 29 maggio 2018 “Per la realizzazione degli interventi di messa in sicurezza e bonifica del Sito di Interesse Nazionale di Orbetello – area ex Sitoco” e successivo atto integrativo del 4 ottobre 2021».

Simiani: «Presenteremo un emendamento»

Marco Simiani, capogruppo del Pd in commissione Ambiente di Montecitorio, interviene dopo la risposta del Governo sull’iter di completamento dei lavori di bonifica.

«La bonifica del Sin – Sito di interesse nazionale di Orbetello non può essere compromessa da ritardi burocratici. È necessario che le risorse già stanziate vengano reinserite nel Fondo di sviluppo e coesione per il ciclo 2021-2027. Apprezziamo, in questa direzione, la disponibilità del ministero dell’Ambiente per recuperare i 28 milioni di euro non ancora spesi. ma per garantire la piena ed immediata disponibilità dei finanziamenti necessari presenteremo, come Pd, un apposito emendamento al decreto Pnrr attualmente in discussione al Senato».


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