GROSSETO. Era arrivata all’ospedale Misericordia di Grosseto per sottoporsi all’ultima visita prima del parto. Alla fine di novembre, sarebbe nata una bambina, terza figlia di una donna di 36 anni che aspettava con gioia di partorire. Ma il 14 novembre, qualcosa non è andato come avrebbe dovuto: mentre la donna stava aspettando, nel reparto di Ostetricia e ginecologia, il battito della piccola è scomparso.
Lei l’ha partorita solo due giorni dopo, attraverso l’induzione. La piccolina è nata morta.
Ora per quel decesso avvenuto ancora prima di nascere sono indagate otto persone, ginecologhe e ostetriche del reparto del Misericordia.
Fascicolo aperto d’ufficio
Il fascicolo per la morte della piccolina era stato aperto d’ufficio dalla Procura dopo che la sorella della trentaseienne, il giorno in cui si è consumata la tragedia, aveva chiesto l’intervento dei carabinieri del norm che si erano precipitati nel reparto. Avevano acquisito le cartelle cliniche e avevano informato il magistrato che aveva deciso di procedere d’ufficio.
Mercoledì 30 novembre, il sostituto procuratore Giovanni De Marco, ha affidato l’autopsia al professor Mario Gabbrielli dell’Università di Siena e al dottor Franco Carboni della Casa di cura Fabia Mater di Roma.
I due specialisti avranno novanta giorni di tempo per per capire cosa sia accaduto tra l’arrivo della donna all’ospedale e l’ecografia durante la quale il personale del reparto di Ostetricia e ginecologia si sono accorti che il cuore della piccolina aveva smesso di battere.
La trentaseienne, dopo il parto della piccola, aveva avuto un’emorragia ed era stata ricoverata in Rianimazione.

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