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Bernardini: «Violenza sulle donne, chi sa denunci»

La consigliera comunale del gruppo misto: «Chi sa denunci, basta omertà. Le donne non possono essere lasciate sole»
Violenza sulle donne, l'opinione di Rita Bernardini, consigliera comunale a Grosseto
Violenza sulle donne, l’opinione di Rita Bernardini, consigliera comunale a Grosseto

GROSSETO. La consigliera comunale del gruppo misto, Rita Bernardini, interviene sul tema attualissimo della violenza sulle donne.

«Iera sera è stato approvato all’unanimità il disegno di legge contro la violenza sulle donne. Un disegno di legge composto di 19 articoli, che mira a rafforzare la protezione delle vittime di violenza attraverso misure preventive».

«L’obiettivo è quello di ampliare le fattispecie di reati e di comportamenti che consentono un intervento preventivo a difesa delle donne che rischiano di subire atti di violenza, dall’arresto in flagranza differita agli ammonimenti del questore agli uomini stalker senza la necessità di denuncia da parte delle donne, al braccialetto elettronico e alle distanza di allontanamento dalla vittima».

«Lancio un appello»

«In previsione della giornata sulla violenza sulle donne, voglio lanciare un appello:

Stiamo facendo un grande lavoro sull’aiutare le donne vittime di violenza a denunciare episodi di maltrattamenti. Ma non è facile! Subentra la paura, quando una donna è vittima di violenza fisica, prima è vittima di violenza psicologica. Non è facile agire, subentrano stati d’animo che la donna da sola non riesce spesse volte a superare e ad affrontare da sola».

«Perché ricordiamocelo, nel primo passo che la donna deve fare, lo fa da sola. Il più delle volte ci sono i figli, che la donna cerca di proteggere, l’ambiente in cui vive, in cui lavora. Fa paura quello che potrà avvenire dopo la denuncia».

«Fa paura la reazione dell’uomo maltrattante, fa paura la reazione che tale azione potrà avere sui figli, fa paura la reazione della rete familiare un cui vive, fa paura il giudizio, insomma la paura è sentimento che predomina la donna».

«La paura fisica e psicologica quindi purtroppo spesse volte padroneggia sul desiderio di ribellarsi a situazioni di violenza che la donna subisce».

«Quando succede, un femminicidio, come spesso accade parlano le persone vicine alla vittime. La cosa che emerge sempre è che “l’uomo aveva dato dei segnali”, “ li sentivamo spesso urlare” e cose simili».

«Basta omertà, denunciate»

«Basta omertà! Se siete testimoni, se avete visto un uomo aggredire una donna, se avete sentito una donna urlare o un uomo minacciare, denunciate! Aiutate la donna».

«Se sapete di donne che vengono picchiate dai mariti, denunciate!
Se avete visto donne essere aggredite per la strada, denunciate!
Se avete dei dubbi che la vostra vicina di casa, la vostra amica, una donna a voi vicina, possa essere vittima di violenza psicologica o fisica, segnalatelo!»

«Facciamo un lavoro inverso, non solo aiutare la donna a sporgere denuncia, ma sensibilizziamo la società che le ruota intorno a denunciare. La donna non può essere lasciata sola».

«Chi sa denunci! Altrimenti ha le stesse colpe del carnefice».

Rita Bernardini, consigliere comunale, Grosseto

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