Autovelox spenti in Maremma: bilanci comunali in crisi | MaremmaOggi Skip to content

Autovelox spenti in Maremma: bilanci comunali in crisi

Il ministero ha avviato il censimento nazionale degli autovelox, obbligando i Comuni a registrare ogni apparecchio entro 60 giorni. In Maremma, però, le macchinette restano spente: fino a fine novembre non potranno tornare operative se non saranno censite e omologate. A Grosseto il blocco pesa sui conti pubblici: l’autovelox di Rispescia da solo garantiva milioni di euro di entrate. Intanto cresce l’incertezza: senza un decreto sull’omologazione, il rischio è che gli autovelox restino fermi ancora a lungo
L'autovelox di Rispescia, da qualche mese non viene più messo, in attesa che la normativa sia aggiornata
L’autovelox di Rispescia, da qualche mese non viene più messo, in attesa che la normativa sia aggiornata

GROSSETO. È partita in questi giorni la piattaforma del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per il censimento nazionale degli autovelox.

Tutti i comuni, le province e le regioni devono registrare i dispositivi presenti sul territorio, inserendo marca, modello, matricola, posizione e atti di approvazione.

Il censimento nasce per mettere ordine in un sistema caotico, dove spesso i controlli di velocità sono stati contestati in tribunale per difetti tecnici o amministrativi.


60 giorni per registrarsi: chi non lo fa, deve spegnere tutto

Le amministrazioni hanno 60 giorni di tempo per inserire i dati sulla piattaforma. Chi non lo farà entro fine novembre dovrà spegnere gli autovelox, perché non saranno più considerati validi per elevare multe.

Dal 30 novembre 2025, infatti, tutte le sanzioni emesse da dispositivi non censiti saranno nulle. Un passaggio obbligato, spiegano dal ministero, per garantire trasparenza e legalità.


La questione dell’omologazione: il vero nodo

Oltre al censimento, resta aperto il tema più spinoso: quello dell’omologazione.

Molti autovelox sono solo “approvati”, ma non “omologati” secondo le procedure previste dal Codice della strada.

E le sentenze della Cassazione, negli ultimi anni, hanno annullato centinaia di verbali proprio per questo motivo.

Finché non sarà chiarito come e quando procedere con l’omologazione, anche i dispositivi regolarmente censiti potrebbero non essere utilizzabili.

Il rischio, per ora, è che molte “macchinette” restino spente ancora a lungo.


Grosseto: 3,5 milioni in meno nel bilancio

A Grosseto la sospensione dell’autovelox di Rispescia pesa come un macigno: il Comune aveva previsto oltre 3 milioni di euro di incassi da multe nel bilancio 2025, ma il blocco dell’apparecchio ha aperto un buco difficile da colmare.

«Stiamo rispettando la legge – spiegano dagli uffici comunali – ma l’impatto economico è pesante. Senza l’autovelox, gli introiti da sanzioni si sono quasi dimezzati».

Nel 2024, infatti, Grosseto aveva incassato quasi 9,5 milioni di euro in multe, di cui oltre 5 milioni solo dagli autovelox. Un peso enorme per le casse comunali.


Gli altri comuni: apparecchi spenti e ricorsi

A Campagnatico, dopo mesi di polemiche, l’autovelox sulla provinciale è stato disattivato su ordine della polizia stradale.

L'autovelox del Comune di Campagnatico al km 13,800 della Grosseto-Siena, la multa è stata annullata dal giudice di pace
L’autovelox del Comune di Campagnatico al km 13,800 della Grosseto-Siena 

Situazioni simili anche in altri comuni della Maremma, dove i dispositivi sono stati messi in pausa in attesa di chiarimenti dal ministero. Anche quelli nuovi di Castiglione, installati prima dell’estate, sono ancora inattivi.

Molte amministrazioni, intanto, hanno sospeso le nuove installazioni, temendo di spendere soldi su apparecchi che potrebbero risultare non conformi.


Quando potranno riaccendersi

Se tutto andrà secondo i tempi fissati, i primi autovelox censiti e in regola potrebbero tornare attivi entro fine anno o all’inizio del 2026. Ma tutto dipenderà dai decreti attuativi sull’omologazione.

Se non arriveranno presto, anche gli apparecchi “censiti” resteranno fermi.

Il 30 novembre, intanto, segna il giorno spartiacque: dopo quella data, chi non è nel registro ufficiale non potrà più fare multe.


Cosa cambia per gli automobilisti

  • Trasparenza: sarà possibile consultare online la mappa degli autovelox attivi e regolari.

  • Ricorsi più semplici: le multe fatte da apparecchi non censiti potranno essere impugnate.

  • Addio alle “macchinette per fare cassa”: l’obiettivo del governo è usare gli autovelox solo per la sicurezza, non come strumento di bilancio.


In sintesi

La Maremma, come il resto d’Italia, vive una fase di stallo. I Comuni hanno gli autovelox spenti, i bilanci in difficoltà e la burocrazia ancora in movimento. Solo quando il censimento sarà completato e l’omologazione chiarita, si potrà davvero parlare di “ripartenza”.

Fino ad allora, le “macchinette” restano spente. E con loro, anche milioni di euro di entrate comunali.


 

Autore

  • nasce dall'idea di Guido Fiorini e Francesca Gori
    Notizie in tempo reale, turismo, economia, sport, enogastronomia, ambiente, informazione
    MaremmaOggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

    Visualizza tutti gli articoli

Riproduzione riservata ©

pubblicità

Condividi su

Articoli correlati

Ultimi articoli

Consigliati

Zone

© 2021 PARMEDIA SRL – Via Cesare Battisti 85, 58100 – Grosseto – P.I.V.A. 01697040531
Tutti i diritti riservati.