Aurelia, ancora sangue sull’asfalto: «Quel tratto è una trappola» | MaremmaOggi Skip to content

Aurelia, ancora sangue sull’asfalto: «Quel tratto è una trappola»

Un’altra tragedia nel tratto tra Albinia e Orbetello: Mazzoli è morto contro il new jersey nel cantiere fermo da mesi. Comunità sconvolta: «Serve sicurezza, non promesse»
L'auto distrutta, la barriera new jersey spostata di alcuni metri e Antonio Mazzoli, la vittima
L’auto distrutta, la barriera new jersey spostata di alcuni metri e Antonio Mazzoli, la vittima

ORBETELLO. Ancora una vita spezzata lungo l’Aurelia. Ancora una volta sangue lungo la strada maledetta. Giovedì 27 novembre Antonio Mazzoli, 58 anni, ha perso la vita dopo essersi schiantato con la sua auto contro il “new jersey” centrale all’altezza del ponte sull’Albegna, nel tratto tra Albinia e Orbetello.

L’impatto è stato violentissimo: per il conducente, molto conosciuto nella zona per la sua attività di volontariato della Cri, non c’è stato nulla da fare.

Un tratto noto da anni per la sua pericolosità

La dinamica dell’incidente riaccende i riflettori su un punto della strada più volte segnalato come critico. La carreggiata si restringe bruscamente, le barriere provvisorie sono poste a ridosso delle corsie e, nelle ore notturne, la visibilità risulta ulteriormente ridotta. Un mix che da tempo genera timori e lamentele fra gli automobilisti.

«Ci passiamo ogni giorno e sappiamo che è pericoloso, basta un attimo», raccontano alcuni residenti. La presenza di lavori prolungati nel tempo e di infrastrutture temporanee contribuisce a rendere quel tratto particolarmente insidioso, soprattutto per chi lo percorre al buio o con condizioni meteo sfavorevoli.

Un’altra tragedia annunciata

La morte dell’automobilista non è un episodio isolato. Negli ultimi anni, quel punto dell’Aurelia è stato teatro di diversi incidenti, alcuni dei quali con conseguenze gravi.
Il ripetersi di situazioni simili alimenta il malcontento di cittadini e pendolari, che parlano apertamente di “tragedie annunciate” e chiedono interventi urgenti per evitare che la lista delle vittime continui ad allungarsi. Su quei lavori, ha presentato anche un’interrogazione parlamentare Nicola Fratoianni di Avs. 

La richiesta: sicurezza vera, non soluzioni provvisorie

Dopo l’incidente, le solite, forse inutili richieste alla politica e agli enti gestori tornano a farsi pressanti.
La comunità chiede una revisione completa del tratto: segnaletica più evidente, miglioramento dell’illuminazione, eliminazione delle barriere provvisorie e una messa in sicurezza definitiva che non sia rimandata ancora.

«Non possiamo continuare a rischiare ogni giorno» dicono gli automobilisti che percorrono la SS1 per lavoro o studio. «Servono interventi concreti, non solo promesse».

Un territorio che chiede risposte

Il tragico episodio di Albinia rilancia un tema che da anni divide e preoccupa: la sicurezza dell’Aurelia, arteria fondamentale ma spesso teatro di incidenti.
La speranza  – espressa oggi con la forza della rabbia e del dolore – è che questa ennesima morte non scivoli via come un numero in più nelle statistiche, ma diventi finalmente l’occasione per interventi rapidi e strutturali.

Perché la strada non può continuare a chiedere il prezzo più alto: la vita di chi la percorre.

Dai familiari e gli amici tanto dolore e poca voglia di parlare

La morte di Mazzoli ha lasciato dietro di sé tanto dolore, sgomento e allo stesso tempo la solita semplice ma cruda domanda: si può perdere la vita nel 2025 perché un tratto di pennarello ha disegnato e improvvisato un pezzo di strada assassina.

Volontario della Croce Rossa Italiana, dipendente di una cooperativa che opera nel settore dei servizi pubblici, Mazzoli era amato da tutti. 

Martedì 2 dicembre l’autopsia a Grosseto

Intanto la salma è sotto sequestro. Martedì 2 dicembre è prevista l’autopsia a Grosseto. Poi, una volta ottenuto il nullaosta dal magistrato, sarà restituita ai suoi familiari per l’ultimo saluto. 

Antonio Mazzoli probabilmente, dopo l’impatto, è stato sbalzato fuori dall’abitacolo da una portiera laterale. Il suo corpo è stato trovato a diversi metri di distanza. 

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