GROSSETO. La città è piena di volantini della società Sicurezza Italiana Gas Srl.
Volantini che avvertono che il loro personale tecnico passerà casa per casa e invitano ad accoglierlo gentilmente.
Il motivo? Loro scrivono per “Spiegare e rilasciare” i sistemi di sicurezza per il gas metano, monossido di carbonio e gpl, indicando “come previsto dalla legge… ecc”.
Attenzione, perché il messaggio è poco chiaro. Non si tratta di una disposizione di legge.
Nessun obbligo di installazione dei rilevatori di gas
Non esiste alcun obbligo di installazione dei rilevatori di gas. E quindi non ci sono sanzioni per chi non li installa. Gli impianti, peraltro, sono assolutamente sicuri anche senza il rilevatore. Si tratta di una pura operazione commerciale che, però, può trarre in inganno.
Perché il rilevatore di gas ad oggi non è obbligatorio, in generale, mentre ad essere obbligatorio a causa del Dm 37/2008 è la conformità dell’impianto del gas, quello che risolve il problema a monte (impedendo che ci possano essere delle fughe di gas). La sottile furbizia del volantino sta nell’indicare la legge 1023 che, invece, era solo un disegno di legge, cioè una proposta che non è mai stata approvata.
Lo stesso volantino cita anche una serie di altre norme, dalla direttiva 90/396 Cee sugli apparecchi a gas, al regolamento Ue 2014/426 sempre sullo stesso tema o la norma europea EN14604 sui rilevatori. Tutte sigle e numeri che fanno sembrare il tutto ufficiale, ma non aggiungono nulla alla sostanza: i rilevatori non sono obbligatori.
Gli addetti della società, peraltro “muniti di tesserino di riconoscimento aziendale”, quindi non un tesserino ufficiale ma una cosa interna alla società stessa, propongono i rilevatori al costo di alcune centinaia di euro: «Accogliete gentilmente i nostri incaricati» scrivono.
Ma, in carattere più piccolo, c’è la frase più importante di tutte: «L’azienda Sicurezza Italiana Gas non opera per enti comunali o statali. L’inserimento dei dispositivi è facoltativo».
Poi un numero di telefono, una email, l’indirizzo della ditta, con sede a Brescia. Una ditta che vende rilevatori di gas.
«Non è la prima volta che succede – commenta Massimo Tiberi, direttore di Gergas -. Il mio consiglio è di non aprire. E, se insistono, di chiamare le forze dell’ordine».
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