GROSSETO. Ce l’ha fatta Gianluca Scafuro. Il ciclista grossetano ha concluso la Atlas Mountain Race, la competizione in solitaria che si corre in Marocco. Nella notte tra giovedì e venerdì Scafuro è arrivato al traguardo di Ossaouira, dopo 1336 chilometri. Attraversando le montagne dell’Atlante, dopo essere partito da Marrakech.
In gara ci sono ancora i grossetani Thomas Andrew Daddi (proprietario del camping Punta Ala) e Lenny Valentino Schiaretti. Il loro arrivo previsto nella giornata di domani, sabato 11.

La Atlas Mountain Race quest’anno si è snodata su un percorso più lungo rispetto alle edizioni precedenti. Le temperature gelide, inconsuete in questo periodo, hanno messo a dura prova anche i corridori più preparati.
200 alla partenza, 120 all’arrivo
Oltre 200 corridori si erano ritrovati a Marrakesh, lo scorso fine settimana per l’Atlas Mountain Race 2023 e al traguardo non arriveranno più di 120. Tantissimi sono stati i ritiri.
Gianluca Scafuro ha tagliato il traguardo dell’Amr 2023 con un risultato comunque straordinario.
In 6 giorni e 2 ore si è piazzato in 30esima posizione.
Questa gara è una delle più impegnative al mondo e richiede una combinazione unica di abilità di guida, navigazione e resistenza fisica. La prestazione di Gianluca è stata una vera e propria rivincita contro la sfortuna dopo il ritiro dello scorso anno. Ha dimostrato il suo talento e il suo spirito avventuroso sui 1336 km del tracciato. Un risultato fantastico per Scafuro che ha affrontato la sfida con grinta, determinazione e tenacia.

Scafuro al traguardo: «Un’emozione unica»
Dopo un’ora dal suo arrivo a Ossaouira, Gianluca ha esternato il suo entusiasmo per il risultato e l’esperienza fatta. «Sì, sono arrivato dopo sei giorni di viaggio. Sono molto felice del risultato sportivo, anche se non era quello l’obiettivo. In generale è stata un’esperienza impegnativa per il corpo, specialmente di notte quando la temperatura scendeva sotto lo zero» racconta Scafuro.
«Abbiamo affrontato un percorso molto duro – prosegue – soprattutto nelle ore più fredde, dalle 4 alle 6 del mattino. Era difficile anche perché l’acqua se rimaneva ferma nelle borracce si congelava, quindi dovevamo bere spesso per evitare che questo accadesse. È stata comunque un’esperienza molto bella, con giornate bellissime e soleggiate, anche se fredde. Ora però non aspetto altro che fare una bella doccia e dormire su un letto vero».
Ora l’attesa è per gli arrivi di Thomas Daddi (intorno all’ottantesima posizione con ancora oltre 100 chilometri da percorrere) e Lenny Schiaretti (106esimo e con 200 chilometri ancora da affrontare).
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Giornalista di MaremmaOggi. Ho iniziato a scrivere a 17 anni in un quotidiano. E da allora non mi sono mai fermato, collaborando con molte testate: sport, cronaca, politica, l’importante è esagerare! Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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