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Asl: 2mila controlli sul green pass

Solo una persona è stata trovata sprovvista del documento. Bassissima adesione, in Maremma, allo sciopero indetto dalla Fisi
Green pass

GROSSETO. Oltre 2mila dipendenti della Asl Sudest sono stati controllati, oggi 15 ottobre, nel primo giorno di obbligo di green pass. Solo uno, in provincia di Arezzo, è stato trovato sprovvisto del documento, dunque rimandato a casa, come previsto dalla procedura aziendale. Le verifiche sono state fatte dal personale incaricato dai direttori di dipartimento, su delega del direttore generale Antonio D’Urso, su un campione di almeno il 20 per cento dei dipendenti in servizio.

«Oggi non si sono verificati problemi all’ingresso delle strutture ospedaliere – fa sapere la Asl – né in tutte le sedi dell’azienda dislocate sul territorio. Nell’unico caso di mancata esibizione del green pass, il dipendente non è potuto entrare al lavoro, è considerato assente ingiustificato e potrà rientrare se presenta in un green pass valido».

Il flop dello sciopero

Intanto si avvia praticamente al flop, in Maremma, il primo giorno dello sciopero generale di ogni settore e comparto, del pubblico e del privato, proclamato per 6 giorni, dal 15 al 20 ottobre, dalla Fisi – Federazione italiana sindacati interconfederali, l’associazione sindacale interconfederale. Oggi, 15 ottobre, è il primo giorno, ma a quanto è stato possibile sapere, nella pubblica amministrazione e negli enti pubblici, l’adesione è stata poco significativa.

Peraltro, sono stati sollevati dubbi sulla legittimità dello sciopero, in quanto non avrebbe rispettato, secondo la commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali, i tempi di preavviso. Ciononostante, la Federazione lo ha riconfermato.

 

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