Argentario, c'è anche Luigi Scotto: «Pronti ad andare da soli» Skip to content

Argentario, c’è anche Luigi Scotto: «Pronti ad andare da soli»

Il candidato del 2018 ci riprova, ma si dice anche pronto ad alleanze: «Non voglio fare il sindaco per forza, dialoghiamo con tutti»
Luigi Scotto, capogruppo in consiglio di Argentario: Il Progetto e possibile candidato a sindaco nel 2023
Luigi Scotto, capogruppo in consiglio di Argentario: Il Progetto e possibile candidato a sindaco nel 2023

MONTE ARGENTARIO. Un altro candidato per Monte Argentario, pronto ad andare da solo, ma anche aperto ad alleanze: il gruppo Argentario: il progetto si è presentato ai cittadini. Il leader, e nel caso di corsa da soli, candidato a sindaco, è Luigi Scotto, imprenditore del settore yachting. Nel 2018 era candidato, quando vinse Massimo Borghini con il 46,6 (Priscilla Schiano 42,4, lui 11,8, 828 voti che fecero la differenza).

Ora ci riprova, come civico, puntando forse più ad un’alleanza, con magari la promessa di un assessorato, che a una corsa da solo.

Certo la volontà di partecipare, da protagonista, alla corsa per la poltrona di primo cittadino dell’Argentario da parte della formazione politica guidata da Luigi Scotto  era nell’aria da giorni.              

Così le dichiarazioni delle altre forze politiche del territorio nelle ultime ore, e che concorrono a delineare i possibili scenari su cui si giocherà la partita delle amministrative nel promontorio, hanno spinto il capogruppo Scotto a convocare una conferenza stampa per chiarire le intenzioni di Aip che, come formazione politica, siede in consiglio comunale sin dal 2018.     

Argentario Il Progetto, all’opposizione di Borghini

Una presenza tra i banchi dell’opposizione che ha dato vita, nel corso di quasi cinque anni, ad una politica di contrasto alle scelte del sindaco Borghini, e che lo stesso Scotto ha definito «dura ma costruttiva», pronta non solo a sottolineare le carenze di una giunta non ritenuta all’altezza del ruolo e del compito assegnato, ma a suggerire idee e proposte pensate per il bene esclusivo della comunità argentarina.

«Il nostro gruppo è pronto ad affrontare la competizione elettorale – ha affermato Luigi Scotto -. La nostra preparazione viene da lontano, e non è certo frutto dell’improvvisazione dettata dall’avvicinamento alla data del voto».

«In questi quattro anni, in special modo negli ultimi mesi, abbiamo dato vita a numerose occasioni di confronto con i cittadini e quasi tutte le rappresentanze del mondo associativo e del tessuto produttivo. Questo ci ha permesso di giungere alla formulazione di punti programmatici che, non solo riteniamo vitali, ma assolutamente non negoziabili nell’eventuale confronto con altre forze politiche».

Argentario Il Progetto, i punti programmatici

  1. Sviluppo potente dei turismi, unica industria del territorio.  I turismi, con la loro declinazione per la prima volta al plurale, tesa ad indicare settori tra loro diversi ma complementari, saranno capaci di attivare un processo virtuoso in grado di generare un grande impatto economico e sociale.
  2. Valorizzazione e potenziamento del sistema delle consulte.
  3. Razionalizzazione dei porti.
  4. Supporto sostanziale all’edilizia attraverso l’efficientamento dell’apparato burocratico e della macchina amministrativa.
  5. Attuazione delle soluzioni progettuali per il superamento della mancanza cronica di parcheggi a Porto Ercole e Porto Santo Stefano. 
  6. Realizzazione di un progetto infrastrutturale di grande portata, oggi già in fase avanzata di attuazione e di cui verranno forniti dettagli nell’incontro con la cittadinanza programmato per il 20 febbraio.

«Quest’ultimo punto è qualcosa di clamoroso, mai visto prima all’Argentario. Non voglio dire di più – ha sottolineato Scotto – vi dico solo che una parte del progetto darà quella risposta concreta e definitiva che i marittimi aspettano da anni».

«Da soli, ma aperti ad alleanze»

Da qui la valutazione politica, e la proposta di dialogo lanciata da Scotto alle altre forze politiche.

«Siamo pronti ad andare da soli o a formare un’alleanza con chi sottoscriverà i punti di cui sopra, dimostrando di avere la volontà che serve per lavorare unicamente per il bene del territorio. Inoltre essendo il nostro un movimento realmente civico (non ho mai avuto tessere di partito), a differenza di altri che si spacciano per tali, non abbiamo alcuna preclusione di carattere ideologico e possiamo dialogare liberamente con chiunque».

In materia di deleghe poi la linea è chiara: «Non vogliamo fare i sindaci a tutti costi. Personalmente preferisco far parte di un’amministrazione anche solo come assessore, purché venga mantenuta l’attenzione sui punti di programma enunciati prima. Tra l’altro è nostra intenzione vincere le elezioni e svolgere più di un mandato».

«Cose da fare ce ne sono molte, ma abbiamo la fortuna di avere fermi nelle casse del comune ben 16 milioni, in parte da investire per interventi in conto capitale. Basata avere la volontà, il coraggio ed il desiderio di veder finalmente diventare l’Argentario  non ciò che oggi è, ma ciò che grazie al suo enorme potenziale, dovrebbe effettivamente essere».


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