GROSSETO. Simone Ceri dovrà stare fuori dallo stadio per 10 anni, Riccardo Ciani e Marietto Moni per 8 anni. Con l’obbligo di presentarsi a firmare quando gioca il Grosseto. Almeno fino a quando non sarà valutato il ricorso che verrà presentato dall’avvocato Lorenzo Contucci, noto negli ambienti del calcio come “il sindacalista dei tifosi”, esperto di diritto penale e sport.
La doccia fredda è arrivata addosso all’ex vice presidente del Grosseto e ai due super tifosi lunedì 26 settembre, quando è stato notificato loro il daspo emesso dal questore di Grosseto, dopo la denuncia sporta dall’ex direttore generale Pierluigi Petritola, che una settimana fa ha lasciato la società unionista.
«Non abbiamo fatto nulla»
Ceri, Ciani e Moni, lo scorso giugno si erano presentati al centro sportivo di Roselle per riprendere alcune divise dell’ex vice presidente che erano rimaste negli spogliatoi. C’era stato un diverbio con il custode della struttura, Thomas Tenci ed era intervenuta la Digos e un’ambulanza. Poi erano partite le querele, incrociate.
Ora è arrivata la prima tegola sulla testa dei tre storici tifosi. Che sono amareggiati e respingono le accuse, come già avevano fatto subito dopo l’episodio al centro sportivo di Roselle: «Dispiace che sia stata presa per buona solo la versione di Petritola – dice Riccardo Ciani – senza nemmeno porsi il dubbio che abbia detto delle bugie. Abbiamo fatto ricorso, perché noi eravamo lì e davvero non è successo niente».
