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Addio all’organista del Duomo

Per più di cinquant’anni ha accompagnato le celebrazioni nella Cattedrale con la sua musica. Mauro Galgani ha suonato anche per Giovanni Paolo II
Mauro Galgani con Giovanni Paolo II
Mauro Galgani con Giovanni Paolo II

GROSSETO. Circondato dall’affetto dei suoi cari, all’età di 91 anni, è morto Mauro Galgani. Nativo di Gerfalco, rimasto orfano di entrambi i genitori in tenera età, iniziò gli studi di organo e musica sacra nel Seminario di Volterra, proseguendo poi il percorso che gli hapermesso di offrire un servizio alla chiesa. “Chi canta prega due volte”, dice Sant’Agostino, e la musica è stata la colonna portante della sua vita.

Tutta la vita dedicata alla musica

Per più di 50 anni organista della Cattedrale di Grosseto ha accompagnato liturgie e celebrazioni importanti quali la visita di Giovanni Paolo II a Grosseto e a Volterra.

Ha suonato nella sala Nervi, in San Pietro durante le visite della nostra Diocesi. Ha formato e diretto il coro della Cattedrale.

Nominato Cavaliere del Santo Sepolcro ha continuato a lodare il Signore con la musica fino a quando la salute non lo ha costretto al ritiro.

Lascia la figlia Rita, il genero Maurizio, le adorate nipoti Elisa e Valentina insieme ai pronipoti.

La Messa per il saluto, celebrata dal caro amico fin dalla gioventù Don Franco Cencioni, avrà luogo lunedì 8 agosto alle 10 nella Cattedrale di Grosseto. L’organo suonerà per lui.

A ricordarlo è il presidente della corale Puccini. «È mancato Mauro Galgani. Storico organista del Duomo, negli anni tra la fine dei Cinquanta e l’inizio degli Ottanta – ricorda – fu stretto collaboratore della nostra corale con i maestri D’Ambrosi e Fazzi come aiuto del maestro. Prezioso fu il suo apporto per le prove di sezione». 

Il cordoglio della diocesi

La Diocesi di Grosseto si unisce alla famiglia Galgani con l’affetto, la preghiera e la riconoscenza per quanto il caro Mauro ha fatto, portando avanti per tanti tanti anni il prezioso servizio di organista della cattedrale.

«E sarà in cattedrale – dice don Franco Cencioni – che consegneremo definitivamente a Dio la sua anima, con la Messa di esequie. In quella cattedrale che lo ha visto impegnato tanto per curare la liturgia con la musica».

«Personalmente- continua don Franco – conobbi Mauro quando arrivai in cattedrale come parroco. La passione per la musica in Mauro si fece servizio alla Chiesa madre della Diocesi prima affiancando don Lido Carubi, poi subentrandogli definitivamente alla morte di quest’ultimo. Un servizio che Mauro ha portato avanti con zelo fino a non molti anni fa e di cui tutti gli siamo grati». Di Galgani, don Cencioni ricorda anche l’attaccamento al settimanale Toscana Oggi «di cui leggeva con grande interesse le pagine diocesane di  Volterra, essendo lui di Gerfalco, oltre che quelle di Grosseto».

Il cordoglio della Diocesi si fa anche preghiera per la sua anima e vicinanza alla figlia Rita, al genero, alle nipoti.

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