GROSSETO. Non c’era versione di latino e greco che non riuscisse a tradurre all’istante, senza nemmeno bisogno di aprire il vocabolario. E non c’era studente del liceo classico dove ha insegnato fino alla pensione, una decina di anni fa, che, dopo l’iniziale ritrosia per le lingue antiche, non si innamorasse delle materie insegnate dalla prof. Turi.
Stefania Turi se n’è andata a 73 anni, circondata dall’affetto dei suoi familiari. Lascia tre figli, Alessandro, Ilaria e Simona e i suoi amati nipoti.
Una vita per l’insegnamento
La professoressa Turi ha insegnato italiano, latino e greco al liceo classico Carducci Ricasoli, fino alla pensione. Prima al ginnasio, poi, dopo aver maturato anni di esperienza, è passata dietro alla cattedra del liceo, insegnando le stesse materie agli studenti del triennio.
«Era un’insegnante vecchio stampo – la ricorda il collega David La Mantia – Aveva una grandissima onestà intellettuale ed era una donna davvero giusta: lo era nei giudizi, lo era in classe con i suoi studenti, lo era con i suoi colleghi». Donna di cultura vastissima, la professoressa Turi ben presto era diventata, negli anni dell’insegnamento, una figura di riferimento per tutto il liceo classico.
Gli studenti, i primi giorni, erano quasi intimoriti dalla sua serietà e dalla sua professionalità. «Ma grazie al suo modo di fare – ricorda un’ex studentessa del classico – abbiamo imparato ad amare le materie che insegnava. E soprattutto, chi di noi ha proseguito gli studi ed è andato poi all’Università, è arrivato con basi davvero solide».
Gli ex allievi della prof e i suoi ex colleghi potranno salutarla lunedì 3 ottobre alle 9 nella cappella del cimitero di Sterpeto dove saranno celebrati i funerali.
I familiari chiedono che non vengano portati fiori, ma che siano fatte offerte per la ricerca contro i tumori.
Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l’ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi
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