GROSSETO. Tutta la città è in lutto per l’anatomopatologa Michela Stumpo, morta il 3 giugno a causa di una malattia incurabile a 56 anni. La dottoressa era molto dedita al lavoro e ai suoi pazienti: nonostante l’aggravamento della patologia aveva chiesto di poter tornare in corsia per qualche ora.
Sono in molti che si stringono alla famiglia di Michela e che ci tengono a ricordarla. «Partecipiamo con profondo dolore al lutto per l’improvvisa e prematura scomparsa della dottoressa Stumpo, che era una professionista stimata – dice la presidente dell’associazione italiana per la donazione di organi, tessuti e cellule, Aido, Sofia Nappo – Una donna di grande umanità e vicina da sempre ai valori della donazione e della solidarietà».
L’addio dell’Aido e il funerale
Per Michela aiutare il prossimo era una missione di vita e proprio per alleviare il dolore dei malati aveva scelto la professione di anatomopatologa. Ma non solo, era una punto di riferimento per la Brest Uniti dell’ospedale della Misericordia. E lo era anche nell’Aido, dove con dedizione e amore portava il suo contributo.
«La sua sensibilità, il suo impegno e la sua presenza discreta ma costante hanno lasciato un segno indelebile nella nostra associazione e nei cuori di tutti coloro che l’hanno conosciuta – dice Nappo – Alla sua famiglia e ai suoi cari esprimiamo la nostra più sentita vicinanza. Ci stringiamo a loro in questo momento di grande dolore, nel ricordo riconoscente di una persona speciale».
Il funerale si celebra mercoledì 4 giugno alle 17 alla chiesa dell’Addolorata.
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