Addio a "Cecco", storico re dei fornelli | MaremmaOggi Skip to content

Addio a “Cecco”, storico re dei fornelli

Dal 1970 al 1991 aveva gestito l’omonimo ristorante in piazza Gramsci, a Roccastrada. Era malato da tempo
Francesco Mazzoni
“Cecco” Mazzoni nel suo ristorante a Roccastrada

GROSSETO. Se n’è andato nella sua casa di Grosseto, il 7 luglio, circondato dall’affetto dei suoi familiari. Francesco Mazzoni, per tutti “Cecco”, 84 anni ancora da compiere, era ammalato da tempo.

Storico ristoratore e un autentico re dei fornelli, insieme alla moglie, Anna Natali, dal 1970 al 1991 aveva gestito il ristorante “Da Cecco”, a Roccastrada, nella centralissima piazza Gramsci.

Originario di Talamone, era il primo di 6 fratelli, 2 dei quali, Enzo, scomparso alcuni anni fa, e Sandro, erano – come lui – maestri dei fornelli. Il nome Mazzoni è legato al ristorante Le Merlaie, a Civitella Marittima, e alla pizzeria Le Milandre, pochi chilometri più in basso, verso paganico, chiusa dopo il raddoppio della Senese. 

Da tutta la Maremma a Roccastrada per gustare le “Penne alla Cecco”

Cuoco sopraffino, metteva in tavola superbe fritture di pesce fresco, un indimenticabile cacciucco, piatti di mare e di terra cucinati con passione, sapienza e amore. Celebri le sue “Penne alla Cecco”, ricetta segreta da leccarsi i baffi, che richiamava a Roccastrada gente da tutta la provincia.

«Un’altro pezzo di quella Roccastrada, d’una volta, che se ne va», scrive sul proprio profilo facebook, Mauro Pizzetti, amico di sempre, che ha espresso in poche parole l’affetto di tantissimi roccastradini e non solo, legati all’accogliente sala nell’angolo della piazza, dalla quale non si poteva uscire che felici dopo un pranzo o una cena cucinati da Cecco. 

Con lui e la moglie, negli ultimi anni lavorava anche la figlia Laura, che, a differenza del fratello Luca, che ha proseguito la tradizione di famiglia facendo il pizzaiolo, ha lasciato la ristorazione.

Chef a Fontermosa, per chiudere in bellezza la sua lunga carriera

Dopo aver chiuso il ristorante a Roccastrada, Francesco Mazzoni si era trasferito con la famiglia a Grosseto e lavorava come chef a Fontermosa, l’elegante resort alla bocca dell’Osa, dove è rimasto fino alla pensione. 

Lasciati i fornelli si dedicava alle altre sue due grandi passioni: i nipoti – due bimbe, figlie di Laura, e un bimbo, figlio di Luca – e l’orto cui dedicava il suo tempo libero prima di ammalarsi.

«I suoi nipoti erano la sua ragione di vita – racconta commossa la figlia Laura – ha cresciuto le mie due figlie, dedicando alla sua famiglia tutto il tempo che poteva. Con mia madre sono stati insieme 60 anni, tra fidanzamento e matrimonio, condividendo vita privata e lavoro». 

 

 

Riproduzione riservata ©

Condividi su

Articoli correlati