Accoltella il compagno della madre, va in comunità | MaremmaOggi Skip to content

Accoltella il compagno della madre, va in comunità

Il 14enne era stato arrestato dai carabinieri. Al giudice ha detto di aver avuto paura. Il carabiniere è ancora in terapia intensiva ma le sue condizioni migliorano giorno dopo giorno
Il tribunale dei minori di Firenze

GROSSETO. Ha risposto alle domande del giudice che lo ha interrogato nel carcere minorile di Firenze dov’è rinchiuso da venerdì 17 febbraio. E ha cercato di spiegare perché nel giardino dell’agriturismo dov’è scoppiata la lite con il nuovo compagno della madre, non è riuscito a contenere una violenza che non pensava nemmeno gli appartenesse.

«Si è avvicinato, ho avuto paura»

Il ragazzino, studente grossetano, è rimasto quattro giorni in carcere, nell’istituto di pena per minorenni di Firenze, dov’è stato portato dopo che i vicini avevano dato l’allarme e dopo che nell’agriturismo erano intervenuti i carabinieri. Nei suoi confronti, l’accusa è pesante: tentato omicidio.

Durante l’interrogatorio di garanzia lo studente non ha saputo spiegare quello che è successo pochi giorni fa, quando lui ha colpito il compagno della mamma, prima con una testata, poi con diversi fendenti. Non è riuscito a dare un perché a un comportamento che ha fatto crollare il mondo addosso alla sua famiglia: i suoi ricordi sono ancora confusi. «Si è avvicinato, ho avuto paura e ho reagito»: per questo, il quattordicenne avrebbe colpito il 56enne con una testata, prima di tirare fuori un coltellino svizzero e sferrare quei fendenti.

Lo ha colpito una decina di volte, al torace e al volto: per fortuna la lama non era abbastanza lunga da provocare lesioni più gravi. 

Ospitato in comunità

Il 56enne, aggredito nel giardino dell’agriturismo dove conviveva con la mamma del ragazzo, è ancora ricoverato in terapia intensiva all’ospedale Misericordia di Grosseto. La prognosi resta riservata ma le sue condizioni stanno migliorando.

L’uomo, per fortuna, non è mai stato in pericolo di vita.

Lunedì 20 febbraio, dopo l’interrogatorio, lo studente ha sentito il portone del carcere chiudersi alle sue spalle. È stato trasferito in una comunità dove resterà qualche tempo, in attesa delle prossime decisioni del giudice del tribunale dei minori.

 

Riproduzione riservata ©

Condividi su

Articoli correlati