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Abbandono rifiuti, il Comune è parte civile

Avevano beccato un uomo ad abbandonare 4,5 quintali di vasi in plastica: denunciato: l’amministrazione chiede indietro le spese

ROCCASTRADA. Aveva abbandonato rifiuti speciali non pericolosi vicino ai cassonetti nelle campagne tra Montemassi e Ribolla, ma era stato sorpreso dagli uomini della polizia provinciale che lo avevano denunciato.

Nello specifico si trattava di 4.5 quintali di vasetti da vivaio in plastica, che erano stati abbandonati all’interno di 9 voluminosi sacchi bianchi in diverse località di campagna all’Acquamara, Casa Melani, Campo Marziale e Via de Troscioni, vicino alle aree dove si trovano cassonetti di raccolta rifiuti. Il Comune aveva richiesto l’intervento di mezzi e personale di Sei Toscana, intervento che ha comportato costi straordinari non prevedibili, a carico del Comune stesso.

Denunciato il responsabile

Nel frattempo la polizia locale aveva interessato i colleghi della polizia provinciale che si sono  messi subito al lavoro per approfondire le indagini anche al di fuori del territorio comunale e, dopo aver rintracciato il responsabile dello smaltimento abusivo, hanno inviato tutto il materiale alla Procura. Il pm ha ravvisato i presupposti per un rinvio a giudizio dell’autore dell’abbandono.

L’amministrazione comunale ha ritenuto opportuno costituirsi parte civile per conseguire il risarcimento di tutti i danni patiti (patrimoniali e non patrimoniali) a causa dei fatti occorsi. Nello specifico è stato richiesto il rimborso della maggiore spesa sostenuta a causa dei costi di rimozione, smaltimento, trattamento a recupero dei rifiuti speciali illecitamente abbandonati nel territorio comunale.

Emiliano Rabazzi

«Voglio ringraziare il personale della polizia locale per avere effettuato l’accertamento, ma in particolare ringrazio la polizia provinciale che ha effettuato un lavoro straordinario nella ricerca del responsabile dell’abbandono dei rifiuti – queste le parole dell’assessore all’Ambiente Emiliano Rabazzi -.  L’amministrazione comunale si è impegnata molto nell’ultimo periodo  sulle politiche ambientali con diverse iniziative finalizzate a sensibilizzare i cittadini. In questi anni abbiamo riorganizzato il sistema di raccolta dei rifiuti attivando la raccolta porta a porta, intensificando gli orari di apertura della stazione ecologica, effettuando campagne informative che hanno interessato la scuola e il mondo associazionistico e installando videocamere in prossimità delle aree di conferimento dei rifiuti limitrofe ai centri abitati, con la speranza di scongiurare episodi di abbandono incontrollato».

«Nonostante tutto ciò – prosegue Rabazzi – vi sono ancora una minoranza di cittadini indisciplinati,  forse non consapevoli del fatto che un corretto comportamento, oltre ad un ritorno in termini di qualità ambientale del territorio, garantisce un contenimento delle tariffe per lo smaltimento, con un beneficio per tutta la collettività. Non intendiamo abbassare la guardia e laddove necessario mettiamo in campo sanzioni e perseguiamo chi non rispetta le regole». 

 

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