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Grosseto è fuori dalla programmazione della Asl

Pasqualini: «Inaccettabile aver creato posti letto per pazienti positivi che necessitano di cure no-Covid solo a Siena e Arezzo»
Paola Pasqualini, presidente dell'Ordine dei medici
Paola Pasqualini

GROSSETO. Inaccettabile che la Asl abbia deciso di realizzare posti letto per pazienti positivi al Covid, ma ricoverati per altre patologie, solo in provincia si Siena e Arezzo.

Grosseto, così, resta fuori dalla programmazione della Asl. Eppure il numero delle persone positive ma che necessitano di altre cure – ieri, 18 gennaio, erono 5 al Misericordia secondo il report della Asl – è destinato ad aumentare nel giro di poco tempo.

Paola Pasqualini, presidente dell’Ordine dei medici di Grosseto, che già nei giorni scorsi aveva sollevato il problema dei posti letto e della carenza di infermieri all’ospedale del capoluogo, torna a farsi sentire

«Ho letto con attenzione la delibera 8 del 18/01/2022 relativa alle modifiche organizzative della rete ospedaliera per affrontare la nuova pandemia Covid-19 e sono rimasta sinceramente sconcertata», scrive.

«Sappiamo come vi sia un costante aumento di pazienti con tampone positivo, ma senza malattia, che necessitano di altre cure “no-Covid correlate”, detti incidentalomi, e sappiamo anche che questo sarà lo scenario prossimo futuro. L’idea di creare posti letto di degenza ordinaria plurispecialistici a media complessità a tale scopo è una buona idea, ma perché realizzarli solo a Nottola, Poggibonsi e Montevarchi? Grosseto e la Maremma rimangono fuori, come sempre, da tale programmazione e questo non è accettabile».

Il Misericordia rimarrà ad accogliere tutto, con le note criticità che già abbiamo segnalato, soprattutto relative a carenza di personale e posti letto.

L’appello di Pasqualini: «D’Urso attivi in Maremma i posti letto necessari per gli incidentalomi»

«Si chiede pertanto al direttore generale Antonio D’Urso di voler riconsiderare realmente la questione con urgenza, integrando la delibera con un progetto concreto, modellato su un ospedale della provincia o sul Misericordia. Questo è il momento di decisioni rapide e forti, ma non certo a detrimento dei cittadini grossetani», conclude Pasqualini.

 

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