GROSSETO. Continua la bagarre politica intorno agli alberi del centro di Grosseto – 215 secondo l’associazione Grosseto Città Aperta, molti meno secondo l’assessore Bruno Ceccherini– che dovranno essere tagliati perché pericolosi.
Lo scorso lunedì, 29 settembre, in occasione del consiglio comunale è arrivato il no alla mozione di Grosseto Città Aperta. È stato il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna a decretare la bocciatura della proposta a firma dei consiglieri Carlo De Martis e Marilena Del Santo, con la quale si chiedeva una verifica sulle condizioni dei 215 alberi in questione. La proposta conteneva poi anche un impegno di spesa per la messa a dimora di nuovi alberi in numero uguale a quelli tagliati.
Il Visual Tree Assessment
Per analizzare la salute delle piante è stato usato il metodo del Visual Tree Assessment. «Il piano di abbattimento è stato deliberato dalla giunta sulla base di meri esami visuali delle alberature, ricorrendo al cosiddetto Visual Tree Assessment – spiega Grosseto Città Aperta – Una metodologia che individua il rischio di cedimento attraverso valutazioni, benché professionali, di tipo soggettivo. Gli stessi tecnici incaricati dal comune avevano evidenziato che, specie nelle alberature con difetti importanti, “per formulare un giudizio più compiuto è opportuno sottoporre l’albero ad un approfondimento di indagine di tipo strumentale”».
L’associazione spiega che su 1082 alberi esaminati, solo 16 sono stati sottoposti a esami strumentali (tomografie). Neppure l’1,5%.
«E dire che proprio quegli esami strumentali hanno consentito di appurare, in più di un caso, che l’alberatura non presentava difetti da giustificarne l’abbattimento – prosegue la nota – D’altronde, abbiamo più di un precedente di abbattimenti deliberati da questa amministrazione con una certa superficialità, come successivamente accertato. Pensiamo agli olmi di piazza Galezzi, di fronte al Sacro Cuore, o agli alberi abbattuti sulla green way di via de Barberi, alcuni dei quali, come correttamente ammesso dall’assessore Ginanneschi, non avevano in realtà problemi di tenuta».
La risposta dell’assessore Ceccherini
MaremmaOggi ha chiesto all’assessore Ceccherini di fare chiarezza sulla questione: «Gli interventi di abbattimento partiranno solo quando saremo a posto con le verifiche – afferma – C’è uno studio ancora sotto valutazione, nulla di definito. Per motivi di sicurezza è importante tagliare solo gli alberi che hanno le caratteristiche per cadere. Nemmeno ci sogniamo di tagliare gli alberi per il gusto di farlo. Dobbiamo fare una verifica bella e approfondita».
E in merito al contenuto della mozione Ceccherini sottolinea: «Siamo disponibili nei casi più evidenti a fare quello che viene richiesto. Faremo prove fisiche sulla resistenza degli alberi. Prima di tagliare sfrondiamo. Insomma ci teniamo tutti a diminuire il numero di alberi da tagliare, e ovviamente a fronte di eventuali tagli saranno fatte le piantumazioni necessarie».
«Perché il no ad un approfondimento di tipo strumentale?»
Per Grosseto Città Aperta la maggioranza si è sbizzarrita nel giustificarsi: «dal capogruppo della Lega che ha liquidato la questione come una strumentalizzazione dell’opposizione, noncurante dei tantissimi cittadini e delle associazioni che si sono mosse manifestando dubbi e chiedendo chiarimenti, fino all’intervento del sindaco. Il primo cittadino ha offerto argomenti di altissima valenza tecnica e grande respiro internazionale, concludendo che l’esame visivo (VTA) è sufficiente perché – ha tenuto a precisare – “vi assicuro che è usato anche negli Stati Uniti, perché l’ho chiesto a mio fratello che è americano”. La verità è una, ammessa dallo stesso assessore in commissione: gli esami strumentali costano, la VTA è più rapida e fa risparmiare».
Scelte politiche
Per Grosseto Città Aperta non si tratterebbe di scelte tecniche, ma di scelte politiche: «Quando si decide come spendere i soldi pubblici, la decisione è sempre politica – dicono – Non impegnare risorse per esami strumentali, così come deliberare l’abbattimento di 215 alberature senza prevedere un impegno di spesa per sostituirle, sono scelte politiche. Si pensi che dei diciassette giardini di scuole e asili interessati dall’abbattimento, solo per tre di essi ad oggi sono stanziate le risorse per le sostituzioni. Per gli altri, si vedrà. Le risorse, invece, non mancano ad esempio per sostenere il mastodontico staff del sindaco, che nel 2024 è costato ai grossetani oltre 640.000 euro, come riscontrato da un’analisi svolta dal PD. Un’amministrazione che non lesina quanto a comunicazione, ma solo a suo uso e consumo, perché la trasparenza verso i cittadini non esiste».
L’associazione evidenzia poi le aree della dove saranno abbattuti gli alberi. «Solo per menzionarne alcune: piazza Donatello, l’area circostante lo stadio di calcio, piazza Ponchielli ed ancora un parco giochi e i giardini di oltre quindici tra scuole e asili».



