GROSSETO. Per il sesto anno di fila, tra le numerose polemiche, si è svolta Principina a mare la festa nazionale di Casapound “Direzione rivoluzione”. Al centro dell’evento di quest’anno c’era la “remigrazione”, uno dei cavalli di battaglia dell’estrema destra europea.
«Ora comitato per la remigrazione»
«Con questa iniziativa vogliamo dare una risposta concreta a un tema che la politica continua a ignorare – dichiara Luca Marsella, portavoce di CasaPound Italia – la remigrazione non è uno slogan ma un progetto reale che mette al centro gli italiani e il futuro della nostra nazione. A ottobre presenteremo ufficialmente il comitato Remigrazione e riconquista in un evento aperto a tutti, perché questa battaglia deve diventare patrimonio collettivo».
Quello presentato da Casapound ed altre formazioni di estrema destra, come rete dei patrioti e Brescia ai bresciani, è un vero e proprio piano operativo per portare in parlamento una proposta di legge sulla remigrazione.
La proposta di legge si fonda su dieci punti principali: maggior controllo dei flussi migratori, confisca dei mezzi produttivi alle realtà imprenditoriali che sfruttano l’immigrazione, espulsione immediata degli irregolari che commettono reati, istituzione della remigrazione, patto di remigrazione volontaria, creazione di un fondo nazionale per la remigrazione, stop alle ong, abolizione dell’attuale decreto flussi, ritorno degli italo-discendenti, creazione di un fondo per la natalità e revisione dei criteri di assegnazione di case popolari e asili nido.



