ORBETELLO. È tornata parzialmente accessibile la spiaggia del Cannone, chiusa da maggio a seguito delle frane provocate dal maltempo. Ieri il sindaco di Orbetello, Andrea Casamenti, ha firmato l’ordinanza che consente ai bagnanti di raggiungere solo il tratto lato faro e l’area antistante la delimitazione che precede la zona franata. Tutto il resto resta interdetto, con barriere fisiche e cartelli di divieto.
La decisione è arrivata dopo il via libera del geologo incaricato dal Comune, che ha certificato la sicurezza di una parte dell’arenile. «Abbiamo anticipato i tempi, sostenendo le spese dell’indagine tecnica per dare una risposta ai cittadini», spiegano dal municipio.
Il nodo più complesso resta però quello dei costi per la messa in sicurezza definitiva. Secondo una prima stima servirebbero circa quattro milioni di euro. Il Comune sostiene che l’intervento strutturale sia di competenza regionale, ma da Firenze è arrivata una risposta netta. L’assessora Monia Monni aveva dichiarato: «La spiaggia del Cannone è un bene del Comune di Orbetello, e tocca al Comune intervenire. La Regione non può essere un paravento dietro cui nascondersi».
Casamenti: «Interventi spettano alla Regione, noi intanto…»
La spiaggia, intanto, è stata in parte riaperta. «In attesa – sottolinea Casamenti – degli interventi di messa in sicurezza che spettano alla Regione Toscana. Nonostante ciò, come amministrazione comunale ci siamo impegnati per capire se potevamo garantire l’accesso almeno a una parte della spiaggia, quella non interessata dalle frane, ma per farlo erano necessari approfondimenti tecnici».
E ancora: «Abbiamo affidato le verifiche del caso – spiega il sindaco – a dei tecnici qualificati, tra cui un geologo, e la relazione ha dato esito positivo per permettere la parziale riapertura. Per questo, con la supervisione dei nostri uffici e del consigliere delegato ai lavori pubblici Roberto Berardi, stiamo provvedendo a delimitare le aree accessibili che, da domani, saranno riaperte al pubblico».
Infine: «Una parte della spiaggia – conclude Casamenti – resta, quindi, interdetta all’accesso. Nel frattempo, nonostante questa parziale riapertura, ci auguriamo che nel più breve tempo possibile i lavori di messa in sicurezza vengano effettuati dalla Regione. Da parte nostra, come Comune di Orbetello, siamo disponibili a effettuare i lavori, qualora la Regione decida di delegarci e di concedere il finanziamento necessario. Per l’importante risultato comunque raggiunto oggi, desidero ringraziare il personale dei nostri uffici e il delegato Berardi».
Lo scambio di accuse rischia di far slittare all’infinito i lavori, mentre l’estate avanza e la spiaggia resta solo parzialmente fruibile.
Riapertura tra le polemiche
Intanto non mancano le polemiche tra residenti e frequentatori abituali. Alcuni parlano di una riapertura tardiva e persino pericolosa. «Così si accontentano pochi, mentre tanti giovani finiranno per saltare le transenne e occupare l’intera area, visto che controlli non ce ne sono», commentano alcuni cittadini. «Chi rischierà lo farà a proprio pericolo – dicono ancora – con buona pace delle istituzioni».
Il timore più diffuso è che la spiaggia del Cannone faccia la stessa fine del bagno degli uomini, chiuso ormai da anni e dimenticato.
Dal Comune assicurano che la porzione riaperta è sicura e ben delimitata, ma resta aperta la questione dei controlli: chi vigilerà perché nessuno oltrepassi le barriere?
Per ora la soluzione appare provvisoria e fragile. L’incertezza sulla messa in sicurezza definitiva lascia il litorale in una sorta di limbo: formalmente accessibile in parte, ma percepito ancora come un’area a rischio.
In attesa di fondi e decisioni chiare, la spiaggia del Cannone rimane simbolo di una burocrazia lenta e di responsabilità rimpallate. E c’è chi teme che, anche questa volta, a pagare il prezzo saranno i cittadini.



