TALAMONE. Infiamma la polemica per la spiaggia del Cannone, affascinante insenatura, sotto a Talamone, che il Comune ha chiuso perché pericolosa. A febbraio il meteo avverso ha fatto crollare parte della scogliera che, al momento, non è in sicurezza. E sdraiarsi al sole con il rischio di vedersi cadere addosso una pietra non è il massimo. La messa in sicurezza non è partita in tempi brevi, anche perché ci vogliono un sacco di soldi. E ora il Comune, con il sindaco Andrea Casamenti, spiega la situazione.
Chiarendo che i lavori, e i relativi finanziamenti, sono a carico del Genio civile e della Regione. Per tutta la scogliera ci vorranno circa 4 milioni di euro. Mercoledì 28 è in programma un incontro per trovare una soluzione che consenta di utilizzare la spiaggia nella stagione che sta iniziando.
Le accuse di Salviamo Talamone
Nei giorni scorsi il comitato Salviamo Talamone ha denunciato il problema.
«La chiusura della spiaggia del Cannone è una notizia gravissima, che certifica il totale fallimento politico e amministrativo di chi, per mesi, ha voltato le spalle alla comunità ignorando segnalazioni, denunce e appelli pubblici. Volevano trasformare l’approdo del gioiello della Maremma in porto turistico, con un progetto stroncato dal Tar di Firenze da oltre 40 milioni di euro, e poi si scopre che non sono capaci nemmeno di gestire la messa in sicurezza della piccola spiaggia del Cannone».

«La chiusura di questo spazio balneare – l’unica vera spiaggia libera di Talamone – arriva a pochi giorni dall’inizio della stagione estiva, in un momento cruciale per l’economia del paese e per l’accoglienza turistica. L’incapacità della giunta comunale guidata dal sindaco Andrea Casamenti di prevenire questo epilogo rappresenta un danno incalcolabile per i cittadini, per le famiglie che frequentano la zona e per le attività locali, che basano sul turismo estivo la loro sopravvivenza. Hanno lasciato che il tempo e l’incuria facessero il loro corso, fino a quando il problema è diventato emergenza. Oggi l’unica risposta è la serratura di un cancello. È inaccettabile».
Casamenti: «I progetti ci sono, ma servono 4 milioni di euro»
Alle accuse risponde il sindaco Andrea Casamenti.
«Per la messa in sicurezza della spiaggia del Cannone a Talamone siamo in contatto da tempo con Genio civile e Regione Toscana, ci sono già dei progetti, ma, purtroppo, siamo vincolati ai tempi burocratici e alla necessità di reperire risorse» a dirlo il sindaco del Comune di Orbetello, Andrea Casamenti, dopo le recenti polemiche che si sono scatenate a causa della chiusura cautelativa della spiaggia.
«La chiusura è stata necessaria – spiega il primo cittadino – per salvaguardare la sicurezza degli utenti, in un periodo in cui l’affluenza si avvia necessariamente ad aumentare. Il fenomeno meteorologico che ha causato il dissesto della parete rocciosa in oggetto si è verificato a febbraio scorso e, purtroppo, i tempi tecnici non hanno consentito che la messa in sicurezza potesse partire in tempo utile per l’inizio della stagione balneare, costringendoci a interdire l’accesso alla spiaggia».

«Da tempo è aperto un confronto con genio civile e Regione Toscana – aggiunge Casamenti – per la messa in sicurezza di tutta la scogliera intorno a Talamone, non solo della spiaggia del Cannone, ma il problema, come sempre sono i costi: per tutta la scogliera il costo stimato dei lavori si aggira intorno ai 4 milioni di euro, una cifra molto alta per una coperta che, mano mano, si fa sempre più corta. Essere accusati, perciò, di esserci disinteressati di Talamone perché è uno scarso bacino di voti, è un’accusa fuorviante e strumentale».
«Intellettuali e artisti ci aiutino ad attrarre risorse»
«Da parte nostra, come amministrazione comunale – sottolinea il sindaco – facciamo del nostro meglio per reperire risorse e trovare mezzi per la salvaguardia delle nostre ricchezze naturalistiche, basti pensare all’impegno profuso per ottenere il parco ambientale della Laguna. Il nostro territorio è meraviglioso, pieno di piccoli e grandi gioielli che, in primo luogo, non sono soltanto di competenza comunale e, inoltre, hanno dei costi di salvaguardia e manutenzione che il Comune certamente non può permettersi e anche gli altri Enti non fanno mistero della scarsità delle risorse a disposizione».
«Nel caso specifico della spiaggia del Cannone, sia i lavori che i finanziamenti sono a carico di genio civile e Regione Toscana, non del Comune. Invitiamo, perciò, intellettuali e artisti, i personaggi di una certa levatura culturale che possono vantare anche un discreto seguito, di lavorare a fianco delle Istituzioni e del territorio per valorizzarne le eccellenze, per attrarre risorse, piuttosto che per svilire il lavoro di chi questo territorio lo vive e lo ama 365 giorni l’anno».
Mercoledì 28 incontro a Grosseto
«Fatte queste dovute puntualizzazioni – conclude il sindaco – mercoledì 28 si terrà un incontro a Grosseto per valutare, insieme al genio civile, quale, tra le diverse opzioni in gioco, può essere più efficace per la messa in sicurezza dell’area. In settimana, perciò, potremo dare aggiornamenti anche rispetto alle tempistiche».
Autore
-
nasce dall'idea di Guido Fiorini e Francesca Gori Notizie in tempo reale, turismo, economia, sport, enogastronomia, ambiente, informazione MaremmaOggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
Visualizza tutti gli articoli