ORBETELLO. La laguna di Orbetello è di nuovo in pericolo. A distanza di pochi anni dalle gravi morie di pesci del 2022 e del 2024, torna lo spettro dell’anossia, la drammatica mancanza di ossigeno nelle acque che ha già messo in ginocchio l’ecosistema e l’economia locale. A lanciare l’allarme è Chiara Serracchiani, consigliera comunale di Alternativa Orbetello, che punta il dito contro l’inazione della giunta Casamenti.
«La situazione è gravissima – denuncia Serracchiani -. L’anossia non è un evento imprevedibile. È un rischio ben noto e ricorrente, eppure l’amministrazione comunale continua a farsi trovare impreparata, in silenzio, senza un piano operativo serio».
Nessuna prevenzione, allarmi ignorati
Secondo Serracchiani, nell’ultimo anno non sarebbe stato fatto nulla di concreto per prevenire un nuovo disastro ambientale.
«Ogni campanello d’allarme è stato ignorato – afferma – Ci troviamo davanti a un mix micidiale di inerzia politica e mancanza di trasparenza».
Sotto accusa anche il sistema di monitoraggio della laguna, che oggi appare lacunoso e poco chiaro.
«Quali strumenti di rilevazione sono attivi oggi? Chi legge i dati? Chi li interpreta? E soprattutto: che fine ha fatto il satellite annunciato in pompa magna e costato 70.000 euro di fondi comunali? I cittadini non hanno mai visto una sola informazione prodotta da quell’investimento».
Esiste un piano d’emergenza o si aspetta il disastro?
Un’altra questione cruciale sollevata dalla consigliera riguarda la gestione delle emergenze ambientali.
«La Protezione civile è stata allertata? Esiste un piano operativo per intervenire tempestivamente in caso di crisi? Oppure aspettiamo che la laguna vada in sofferenza per poi correre ai ripari con interventi improvvisati, inefficaci e spesso tardivi?» si chiede Serracchiani.
«È inaccettabile che nel 2025 ci si affidi ancora all’improvvisazione. Serve un protocollo chiaro, con responsabilità definite, coordinamento tra enti e una comunicazione trasparente verso i cittadini».
La Laguna non è una cartolina, ma un patrimonio da tutelare
Alternativa Orbetello non accetta più scaricabarile tra Comune, Regione e altri enti.
«La laguna è un bene comune, non un elemento da esibire nei convegni o nelle brochure turistiche. È una responsabilità diretta di chi governa questo territorio», ribadisce Serracchiani.
Le conseguenze di una nuova crisi anossica sarebbero pesantissime.
«Non si parla solo di pesci. Parliamo di pescatori, di operatori economici, di famiglie, dell’immagine di Orbetello e della salute di un ecosistema unico. Non possiamo vivere in uno stato di emergenza permanente per colpa della mancanza di programmazione».
Chi governa si assuma le sue responsabilità
Serracchiani chiude con un appello secco ma deciso:
«Chi ha chiesto la fiducia dei cittadini oggi ha il dovere di rispondere con i fatti. La laguna ha bisogno di interventi seri, di trasparenza, di ascolto e visione. Non di silenzi. E nemmeno di propaganda».





