8.000 km in bici per pulire le coste | MaremmaOggi Skip to content

8.000 km in bici per pulire le coste

È l’impresa di un ragazzo che sta percorrendo l’Italia da nord a sud per togliere rifiuti e plastiche dalle spiagge: il suo viaggio durerà un anno. Tra qualche giorno farà tappa a Grosseto
Leandro Olivieri in bici

GROSSETO. Ha pensato che attraversare l’Italia in biciletta potesse essere un bel modo per sensibilizzare le persone al rispetto dell’ambiente. È partito da Ventimiglia e sabato 11 novembre è arrivato in Toscana. Tra qualche giorno sarà a Grosseto. 

Leandro Olivieri, 29enne originario di Roma, sta percorrendo in bicicletta più di 8.000 km, da Ventimiglia a Trieste, per ripulire le spiagge dai rifiuti e dal degrado. Dopo aver percorso i primi 680 km è arrivato oggi in Toscana. L’impresa durerà un anno e l’obiettivo è incontrare volontari lungo il percorso per unire le forze e dare un forte segnale attivistico a difesa dell’ambiente.

La missione di Leandro

Leandro, è partito da Ventimiglia il 1 ottobre 2023, con una bicicletta stracarica di bagagli che dovranno bastargli per un annodi viaggio. Oltre al guardaroba per tutte le stagioni, il 29enne porta con sé tutto il necessario per accamparsi in una tenda tecnica che ha già testato in condizioni estreme, strumenti di navigazione per ogni emergenza e soprattutto il necessario per ripulire le spiagge dai rifiuti e dalle plastiche che, degradando in minuscole particelle, provocano gravissimi danni all’ambiente e alla fauna dell’ecosistema marino.

Leandro con i volontari sulla spiaggia

«Le microplastiche sono il prodotto che deriva dalla disgregazione dei rifiuti abbandonati – spiega – e non essendo biodegradabili rimangono nell’ambiente contaminando non solo il territorio ma anche il nostro stesso cibo, trasmettendosi a oltranza attraverso la catena alimentare».
Dalla Liguria alla Toscana per ripulire i litorali di Massa, Lucca e Pisa, dove ha posato in Piazza dei Miracoli. Nei prossimi giorni raggiungerà quindi le province di Livorno e Grosseto, per proseguire via via la sua missione che si concluderà, tra un anno circa, a Trieste dopo aver percorso quasi 8.000 km di coste nazionali.

Esperienze in tutto il mondo

Leandro Olivieri ha visitato numerosi paesi del mondo facendo lunghi percorsi di trekking per vedere con i propri occhi la drammatica situazione ambientale del pianeta. Ha visto bruciare la foresta Amazzonica, ha trovato discariche nei deserti e rifiuti sui ghiacciai nella Terra del Fuoco.

È un’emergenza mondiale che va affrontata nell’immediato ed è per questo che ha scelto di intraprendere questa sfida attivistica, positiva e costruttiva. Ogni giorno Leandro raccoglie, da solo, 4-5 Kg di rifiuti in poche ore, ripulendo più di 500 metri di litorale.

L’appello: «Ospitatemi e invitatemi nelle scuole»

Il ciclista ambientalista percorrerà tutte le coste Italiane, regione per regione, incluse la Sardegna e la Sicilia. L’invito è a contattarlo, accoglierlo, possibilmente ospitarlo soprattutto nei gelidi mesi invernali e unirsi a lui per aumentare l’efficacia del suo gesto, creare dei gruppi, parlarne nelle scuole per educare fin da bambini le nuove generazioni a mantenere il giusto rapporto di cura e di amore per l’ambiente.

Leandro Olivieri in una scuola

Un modello di attivismo ambientalista silenzioso ed esemplare che, senza manifestare rabbia o compiere azioni che degradano ulteriormente la vita sociale, si posiziona come esempio trasversale di intervento diretto e ammirevole.

Gli incontri

Lungo il suo viaggio, il ciclista 29enne incontrerà persone e gruppi, volontari e associazioni, documentando le numerose iniziative già in atto, con interviste e immagini che pubblica quotidianamente sul suo profilo Instagram dove indica il luogo, la data e la quantità di rifiuti raccolti.

«Voglio realizzare un diario cronologico che tutti possono consultare, per riflettere e confrontarci insieme, annotando ogni minimo dettaglio affinché sia possibile sensibilizzare e intervenire a livello nazionale e internazionale – dice –  Gli enti devono assumere maggiore consapevolezza delle problematiche ambientali e ogni singolo individuo deve attivarsi per modificare il proprio comportamento e il rispettivo stile di vita. È un’emergenza da risolvere nell’immediato».

L’attivista romano ha anche incontrato numerosi bambini nelle sedi didattiche per raccontare la sua storia e sensibilizzare sulla pericolosità dei rifiuti abbandonati nell’ambiente, riscuotendo grande interesse e sentita partecipazione.

Per info e contatti, potete scrivere a howwesavedworld@gmail.com

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