CASTIGLIONE DELLA PESCAIA. Tragedia nella notte di sabato 16 luglio a Castiglione della Pescaia. Poco dopo l’una, un uomo di 63 anni, di Grosseto, è stato ritrovato morto nell’Acciantino, il canale che costeggia il fiume Bruna. Ad indagare su quanto accaduto sono i carabinieri della locale stazione che sono intervenuti insieme alle pompe funebri Zazzeri, che hanno poi trasportato il corpo all’obitorio di Grosseto.
La dinamica al vaglio degli inquirenti
A quanto pare l’uomo, insieme ad una donna, è arrivato con la sua auto nello sterrato vicino ai ruderi della casa Romana, a ridosso dell’Acciantino, fermandosi nel parcheggio. L’uomo probabilmente, dopo una serata passata con la donna a Castiglione della Pescaia, ha cercato un luogo appartato per fare i bisogni. La donna lo stava aspettando in auto ma dopo diversi minuti, non vedendolo tornare indietro ha cominciato a chiamarlo senza ottenere risposta.
La ricerca in un primo momento sarebbe stata vana: è stato allora che la donna, preoccupata per l’assenza dell’uomo, ha dato l’allarme, chiedendo l’intervento dei carabinieri che sono arrivati subito lungo il canale. Hanno acceso tutte le luci delle auto di servizio, illuminando il tratto di argine dove l’uomo si era fermato. È stato allora che hanno visto il corpo del sessantenne, inerme, nel canale.
Intorno alle 3 del mattino, è arrivato il carro funebre, che ha accompagnato la salma del grossetano all’obitorio.
Il sostituto procuratore Federico Falco, ha disposto l’autopsia. I carabinieri di Castiglione della Pescaia stanno cercando di ricostruire quanto successo: l’uomo potrebbe essere caduto nel canale a causa di un malore improvviso, o potrebbe essere scivolato giù dall’argine.
nasce dall’idea di Guido Fiorini e Francesca Gori
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