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5 morti di Covid in un giorno, a Grosseto

Cesira Nencioni: «Bisogna vaccinarsi e stare attenti, comportarsi in maniera responsabile soprattutto con chi e anziano o malato»
Nel riquadro la dottoressa Cesira Nencioni
Nel riquadro, la dottoressa Cesira Nencioni

GROSSETO. Se ne parla meno, ma non significa che il Covid non ci sia più. Non si fa più la conta dei positivi, anche perché, con le nuove norme, gli asintomatici possono uscire con la mascherina Ffp2 e, in generale, si sono allentate le misure di contenimento. In realtà, il coronavirus continua a circolare, a causare ricoveri e morti. La pandemia esiste ancora, anche se si è trasformata. 

La pandemia delle persone fragili

«È la pandemia delle persone fragili – spiega Cesira Nencioni, direttrice del reparto di malattie infettive dell’ospedale Misericordia – perché ad andare in ospedale e a morire sono per lo più gli anziani, gli immunodepressi, chi è affetto da patologie croniche pregresse che il Covid aggrava».

Nei giorni scorsi, infatti, sono decedute in ospedale 5 persone, tutte ultranovantenni e che avevano altre gravi malattie.

«La loro morte era attesa per le condizioni generali, ma certamente il coronavirus è stato determinante per accelerare il decorso infausto. Ormai nell’area Covid si ricoverano soprattutto persone molto anziane, molto gravi. La domanda che dobbiamo porci, infatti, è se le persone muoiono “di Covid” o “con il Covid”.  Proprio oggi, a Firenze, ho avuto modo di ascoltare una relazione del professor Massimo Galli che ha posto una lunga riflessione proprio su questo aspetto».

Vaccini e comportamenti responsabili 

Dunque per la dottoressa Nencioni non è ancora il momento di buttare la mascherina, non solo in ospedale o nei luoghi di ricovero e cura, ma anche nei posti affollati, soprattutto in presenza di persone anziane o fragili. Questo vale anche per la vita in famiglia. «È importante fare attenzione se in casa ci sono i nonni o un familiare che soffre di gravi patologie. Ecco perché dobbiamo continuare a vaccinarsi, chi non lo ha ancora fatto e chi deve completare il ciclo con la quarta dose. In una sola parola, responsabilità».

Il timore per una nuova variante

Il problema potrebbe arrivare dalla Cina, dove in questo momento è Omicron la variante più diffusa. Non solo quindi Kraken isolata negli Stati Uniti. «Il virus purtroppo è imprevedibile, lo ha dimostrato molte volte in questi quasi tre anni di pandemia. Non posso non guardare con preoccupazione alla Cina e a quello che potrebbe riservarci una nuova variante».

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