GROSSETO. Per anni, ha regalato il suo sorriso alle persone che hanno avuto bisogno dell’intervento della Croce rossa, prestando servizio come volontaria all’associazione di volontariato. E già questa sua scelta, portata avanti con grande convinzione, racconta molto di Enrica Meini. Di com’era, di quello che faceva, della vita che aveva scelto: quella di donarsi agli altri.
Enrica aveva solo 59 anni: se n’è andata domenica 7 aprile, lasciando in un bagno di lacrime i volontari che avevano condiviso con lei il percorso nella Croce rossa.
La soccorritrice che preparava i dolci per i volontari
Enrica aveva cominciato a darsi da fare quasi a tempo pieno nell’associazione di volontariato dopo aver seguito il corso da soccorritrice. Per anni è stata su e giù sulle ambulanze, poi si era dedicata alla gestione del centralino. Le piaceva rispondere alle chiamate di chi si rivolgeva all’associazione e proprio grazie alla sua predisposizione e al suo modo di fare, era diventata un punto di riferimento per tutti coloro che avevano bisogno della Cri.
Enrica era malata da tempo. Tanto che durante il Covid dovette evitare di frequentare l’associazione. Ma anche la pandemia non era riuscita a fermarla. «Preparava i dolci per i volontari – ricordano alla Cri – Andavamo a prenderli a casa sua, a Barbanella. Lei ce li calava con una corda, per evitare il contagio». Nonostante la malattia, Enrica ha sempre fatto sentire la sua presenza e il suo attaccamento ai colori della Croce rossa.
Sposata, con due figli, era nonna di una nipotina che amava immensamente.
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