GROSSETO. Una manifestazione calorosa quanto sentita. Gli studenti di Grosseto oggi, 25 novembre, sono scesi in piazza del Duomo in difesa delle donne e contro il femminicidio, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
![violenza sulle donne](https://www.maremmaoggi.net/wp-content/uploads/2023/11/violenza-sulle-donne-studenti-2023-3-1024x768.jpg)
Tutto il corteo e il presidio ha manifestato in nome della vita, della libertà, contro il femminicidio e contro la violenza. «Una piazza così – prosegue il sindaco – è sinonimo di civiltà. I giovani devono sapere che non saranno mai soli e che la violenza si può e si deve fermare. Serve non sottovalutare i reati e i cosiddetti comportamenti spia: lo stalking, le violazioni di domicilio, le violenze psicologiche».
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Coeso: «Nel 2023, 20 persone nel Codice rosa»
Tania Barbi, direttrice del Coeso Società della salute ricorda l’importanza dei servizi sociali a contrasto della violenza sulle donne. «Tragicamente, come i recenti fatti di cronaca dimostrano, non possiamo abbassare la guardia sul problema della violenza sulle donne ma, al contrario, dobbiamo sempre di più impegnarci per promuovere una nuova cultura del rispetto» dice Barbi.
La violenza, che arriva anche ai suoi estremi come il femminicidio, è un problema che gli assistenti sociali e gli altri professionisti del territorio rilevano con drammatica frequenza. «Spesso – dice Barbi – purtroppo, quando si arriva ai servizi, il disagio e la difficoltà sono già conclamati ed è necessario intraprendere percorsi per mettere in sicurezza le persone».
![Tania Barbi Coeso](https://www.maremmaoggi.net/wp-content/uploads/2023/11/TaniaBarbi-CoesoSdS-3-1024x682.jpeg)
Coeso Società della Salute fa parte della rete del Codice rosa. Oltre a gestire una Casa rifugio, all’interno del circuito regionale, lavora da anni con altri enti e organizzazioni del terzo settore per aiutare le donne vittime di violenza e i loro familiari, spesso minori, a uscire dallo stato di pericolo.
Nel 2023 il servizio sociale professionale ha contribuito a inserire 20 persone (donne e figli minori) nel percorso del Codice rosa ed effettuato 45 colloqui informativi sul tema.
«Grazie alla collaborazione con le associazioni del territorio e alla consapevolezza, sempre maggiore, che parte della comunità ha sul tema – aggiunge la direttrice Barbi -, stiamo affinando la capacità di intercettazione del rischio, anche andando ad analizzare elementi che possono essere campanelli d’allarme come, per fare un esempio, la dipendenza economica che può essere usata come forma di violenza, controllo e sottomissione».
«Ricordiamo, quindi, a tutte le donne che vivono una situazione di difficoltà che è possibile rivolgersi al servizio pubblico – dice Barbi – ma anche alle associazioni di volontariato che lavorano, in rete, per tutelare la donna e che il Codice rosa è uno strumento che ha permesso, negli anni, di proteggere centinaia di donne e i loro figli da situazioni di rischio».
Chi ha bisogno, quindi, può rivolgersi anche ai presidi del servizio sociale presenti sul territorio, che sapranno indirizzare la persona interessata verso il percorso più giusto da seguire.
Importante anche il recupero di chi commette violenze
«Preme sottolineare – aggiunge Tania Barbi – che accanto alla difesa della donna è fondamentale anche il recupero di chi commette violenza, in modo che il comportamento criminale non si ripeta. Sul nostro territorio è attivo lo Spazio di ascolto uomini maltrattanti, che dalla sua apertura ha sostenuto, in un percorso di consapevolezza e rieducazione, molti uomini».
Sono 41 gli uomini seguiti dai professionisti dello sportello nel 2022 e 30 le persone impegnate nel percorso in questo momento.
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La cronaca di questi giorni purtroppo racconta ancora episodi tragici ai danni di donne. Due nomi: Giulia Cecchetin e Francesca Romeo, una ragazza uccisa dall’ex fidanzato e una psichiatra uccisa a Reggio Calabria in un agguato. Per l’Organizzazione mondiale della salute, la violenza contro le donne è uno dei principali problemi di salute pubblica: nel mondo 1 donna su 3 ha subìto violenza sessuale o fisica nel corso della propria vita.
In Italia dall’inizio dell’anno sono 105 le donne uccise e di questi omicidi l’83,39% sono commessi da familiari, ex partner o compagni.
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Nato a Grosseto, pare abbia scelto quasi da subito di fare l’astronauta, poi qualcosa deve essere cambiato. Pallino fisso, invece, è sempre rimasto quello della scrittura. In redazione mi hanno offerto una sedia che a volte assomiglia all’Apollo 11. Qui scrivo, e scopro. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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