Violenza di genere, l'Asl stringe un patto con Cuba | MaremmaOggi Skip to content

Violenza di genere, l’Asl stringe un patto con Cuba

Nuova alleanza tra Asl Toscana sud est e Cuba: firmato a Grosseto il documento d’intenti per rafforzare prevenzione e cure contro la violenza di genere
La delegazione di Cuba al pronto soccorso

GROSSETO. Nuova alleanza internazionale per il contrasto alla violenza di genere. L’Azienda Usl Toscana sud est e il Ministero della salute della Repubblica di Cuba hanno sottoscritto un documento d’intenti per condividere approcci, misure di prevenzione, strumenti di contrasto e percorsi di cura dedicati alle vittime.

A siglare l’intesa Carmen Beatriz Borrego, responsabile salute mentale e segreteria del comitato di genere del Ministero della salute pubblica di Cuba, e il direttore generale Asl Tse, Marco Torre.

Il progetto, denominato «No más», nasce per rafforzare la prevenzione e la risposta alla violenza contro le donne a Cuba, grazie a una collaborazione tra istituzioni e organizzazioni cubane, italiane e internazionali. L’iniziativa punta a costruire percorsi integrati di protezione, sviluppare competenze professionali e consolidare reti territoriali capaci di intervenire in modo efficace nei casi di violenza.

Attraverso attività formative, scambio di buone pratiche, supporto tecnico e strumenti di cooperazione sanitaria e sociale, il progetto mira a migliorare i servizi dedicati alle vittime, favorire la prevenzione comunitaria e promuovere una cultura basata sui diritti, sull’uguaglianza e sul contrasto a ogni forma di discriminazione.

Delegazione cubana in visita a Grosseto

Dal 3 dicembre l’Asl Toscana sud est ha ospitato una delegazione di rappresentanti di istituzioni e organizzazioni cubane per una serie di incontri istituzionali, tecnici e organizzativi. Al centro, il confronto sulle migliori pratiche cliniche e assistenziali, con particolare attenzione alla violenza di genere.

Dopo le tappe nelle province di Pisa e Firenze, la visita è arrivata a Grosseto, prima provincia ad aver elaborato il modello di intervento del «Codice rosa». All’ospedale Misericordia e nei presidi sanitari della provincia, le rappresentanti cubane hanno incontrato personale e vertici Asl per condividere esperienze e individuare possibili ambiti di collaborazione.

Vittoria Doretti, Michele Dentamaro, Marco Torre e Paola Berardino

Durante la tappa grossetana sono stati illustrati il percorso ospedaliero del codice rosa e quello territoriale, con un focus sulla rete integrata composta da enti pubblici, servizi sociali, consultori, centri antiviolenza e associazioni del terzo settore. La delegazione ha così potuto osservare da vicino il modello organizzativo che caratterizza il sistema provinciale di presa in carico delle vittime di violenza.

Le giornate sono state organizzate dai dipartimenti di promozione ed etica della salute e di educazione alla salute dell’Asl, in collaborazione con Cospe e con il Centro di salute globale della Regione Toscana.

L’accordo firmato all’ospedale Misericordia

Martedì 9 dicembre, durante la conferenza conclusiva all’auditorium dell’ospedale di Grosseto, è stata firmata la lettera di intenti tra il Ministero della salute di Cuba e l’Asl Toscana sud est. L’accordo punta a sviluppare scambi tecnico-scientifici, attività formative congiunte, programmi di aggiornamento professionale e possibili progetti di cooperazione sanitaria.

«La firma di questa lettera d’intenti – dichiara Carmen Beatriz Borrego – è una grande opportunità ed esprime la volontà del Ministero della salute pubblica di Cuba di creare nuove possibilità per sviluppare un sistema di assistenza completo e integrato contro la violenza sulle donne».

La delegazione cubana

Soddisfatto anche il direttore generale Marco Torre: «La presenza della delegazione cubana rappresenta un’opportunità significativa per valorizzare il dialogo internazionale in ambito sanitario, rafforzare la collaborazione tra sistemi sanitari e consolidare l’impegno della nostra azienda nella ricerca di modelli innovativi per rispondere ai bisogni di salute della comunità».

All’incontro era presente anche la prefetta di Grosseto Paola Berardino, insieme al delegato del sindaco e presidente del consiglio comunale, Fausto Turbanti, che ha commentato: «La prevenzione e il contrasto alla violenza contro le donne non sono solo un dovere morale, ma un impegno politico e civile. Grosseto vuole essere una città che promuove rispetto, ascolto e cultura della parità. Solo attraverso il dialogo e il lavoro condiviso possiamo costruire risposte concrete e durature contro ogni forma di violenza».

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