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«Vietato agli orbetellani»: l’annuncio choc di Cerulli

Il sindaco di Monte Argentario minaccia di chiudere la piscina e gli altri impianti sportivi ai cittadini lagunari: pomo della discordia la gestione del campo di calcio di Porto Ercole
Il campo di calcio di Porto Ercole e il sindaco Arturo Cerulli

PORTO SANTO STEFANO. Durante la presentazione dell’Argentario Calcio, il sindaco di Monte Argentario Arturo Cerulli non si è trattenuto. Davanti a un pubblico di sportivi e cittadini, ha lanciato un messaggio diretto verso Orbetello e in particolare verso la società dell’associazione sportiva dilettantistica Orbetello Scalo, al centro da settimane di una disputa sulla gestione dell’impianto sportivo di Porto Ercole.

«Se quella storia finisce male  – ha tuonato Cerulli – chiudiamo i nostri impianti a tutte le società residenti del comune di Orbetello. Niente piscina, niente attività sportive con il nome Orbetello. Mi dispiace, ma non possiamo continuare a ricevere schiaffi».

Parole, quelle del primo cittadino di Monte Argentario, destinate a far discutere e a segnare un’escalation nel conflitto tra i due Comuni.

Il campo sportivo della discordia

Al centro della questione c’è il campo sportivo di Porto Ercole. La società Asd Orbetello Scalo sostiene di aver vinto regolarmente l’affidamento della struttura già nel 2021, ma denuncia che, nonostante diffide, esposti e sollecitazioni, il Comune non abbia mai formalizzato la gestione, né concesso l’uso effettivo dell’impianto.

Il Comune di Monte Argentario, dal canto suo, replica che il campo era sottoposto a lavori di ristrutturazione e che, di fatto non vi è stata mai una vera e propria concessione degli stessi. Mancavano i presupposti tecnici (in particolare il verbale di consistenza dell’Ufficio tecnico) per procedere con l’assegnazione. Una situazione che ha generato frustrazione nella società lagunare, la quale ha annunciato il ricorso al Difensore civico regionale, all’Anac e alla prefetta. 

Una comunità che si sente messa alla porta

Ma la questione non è più solo tecnica o burocratica. Le parole di Cerulli, pronunciate in pubblico, hanno fatto percepire alla comunità di Orbetello – e non solo alla società sportiva – una volontà più ampia di esclusione. «Se gli altri fanno guerra, noi non siamo l’altra guancia – ha ribadito il sindaco – Ci scriveremo “vietato agli orbetellani”. L’ho detto e lo confermo».

Chiaro il riferimento al rischio di chiusura delle strutture anche per i cittadini orbetellani, non solo per l’Asd.. Un segnale che potrebbe allargare la frattura a macchia d’olio, coinvolgendo famiglie, giovani sportivi e intere fasce della popolazione che da anni utilizzano quelle strutture.

Campane contro trombe

A chiusura del suo intervento, Cerulli ha usato un’espressione simbolica: «Suonate le vostre trombe, noi suoneremo le nostre campane», quasi a indicare che lo scontro è ormai frontale e che Monte Argentario risponderà con fermezza a ogni attacco.

Ora si attende una replica ufficiale da parte della società orbetellana, mentre l’opinione pubblica si divide: da un lato chi difende la fermezza del sindaco, dall’altro chi teme che la politica stia travolgendo lo sport, penalizzando i più giovani e allargando un solco che, invece, andrebbe colmato.

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