Via Almirante, presidio dell'Anpi davanti al Comune | MaremmaOggi Skip to content

Via Almirante, presidio dell’Anpi davanti al Comune

È stato convocato in concomitanza alla seduta del Consiglio comunale. All’ordine del giorno la mozione della maggioranza che conferma l’intitolazione delle nuove strade
Il municipio e le tre pietre d'inciampo
Il municipio e le tre pietre d’inciampo

GROSSETO. Alla fine il gran giorno è arrivato. E si annuncia battaglia. Fuori e dentro il palazzo comunale. Domani, 25 maggio, il “caso” via Almirante approda in Consiglio comunale. Ma non per discuterne l’opportunità, come avevano chiesto i gruppi di opposizione con la loro mozione bocciata prima ancora di raggiungere l’aula,bensì con quella della maggioranza, che invece conferma la volontà della giunta di intitolare una via al repubblichino Giorgio Almirante.

Il punto 12 dell’ordine del giorno, infatti, recita: “Mozione per confermare la volontà della giunta di intestare una via a Giorgio Almirante, una a Enrico Berlinguer e una alla “Pacificazione nazionale”, presentata dai consiglieri Vasellini (Lista Vivarelli Colonna sindaco), Bragaglia (Lega Salvini premier), Guidoni (Fratelli d’Italia) e Minacci (Gruppo misto di maggioranza).

Il presidio dell’Anpi davanti al Comune 

L’Anpi provinciale “Norma Parenti”, per l’occasione, ha chiamato a raccolta iscritti, simpatizzanti, antifascisti e tutti i cittadini contrari a questa “pacificazione forzata”. Che nessuno, peraltro, vuole e che è piuttosto una scusa per rispolverare il vecchio  progetto di intitolare una via a Almirante

È emerso chiaramente il 23 maggio, quando il Vivarelli Colonna e il presidente del Consiglio comunale Fausto Turbanti, sono stati chiamati a comparire davanti alla commissione di garanzia, proprio per non aver consentito la discussione in aula della mozione che chiedeva di ritirare la delibera delle nuove intitolazioni. 

Dunque, domani alle 11, il presidio si terrà davanti al municipio, proprio dove sono state collocate le Pietre d’inciampo che portano i nomi di  tre deportati politici grossetani, Albo Bellucci, Giuseppe Scopetani e Italo Ragni. E andrà avanti fino alla fine della seduta consiliare.

La manifestazione è promossa dal comitato provinciale “Norma Parenti”, in accordo con le altre realtà che aderiscono alla grande alleanza democratica e antifascista per la persona, il lavoro e la socialità. «Il presidio seguirà dall’esterno, attraverso i canali informativi dell’ente, i lavori del Consiglio comunale», scrive l’Anpi, sottolineando che il presidio «non interesserà in alcun modo il palazzo comunale o l’aula consiliare per consentire lo svolgimento dei lavori e favorire un concreto ripensamento degli amministratori del capoluogo, soggetti al primario dovere di rappresentare l’intera comunità».

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