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Venator, via alla cassa integrazione

Scongiurati 41 licenziamenti, auspicati sviluppi positivi nei primi mesi del 2023: firmato l’accordo con i sindacati
Lo stabilimento della Venator a Scarlino
Venator

SCARLINO. «Grande soddisfazione per aver scongiurato i 41 licenziamenti. Adesso dobbiamo guardare con fiducia alla ripresa del mercato». Commenta così Gian Luca Fè, segretario della Femca Cisl Grosseto Siena, il confronto avuto tra organizzazioni sindacali e vertici di Venator. Un incontro avvenuto ieri, mercoledì 23 novembre, nella sede di Confindustria.

«Usciamo dall’ennesimo incontro con l’azienda, con estrema soddisfazione – prosegue – È stato chiuso come auspicavamo l’accordo sulla cassa integrazione e sui licenziamenti con la formula della non opposizione. Un risultato che, per il momento, ci soddisfa, perché evita i licenziamenti annunciati, e – precisa – ci dà modo di continuare a lavorare per capire se il tema dello stoccaggio dei gessi e la congiuntura di mercato hanno degli sviluppi positivi per il futuro dell’azienda e dei lavoratori del comparto».

Gianluca Fè

Le rassicurazioni da parte dell’azienda

Nell’incontro di ieri la Venator ha annunciato che la cassa integrazione sarà portata avanti, a partire dal 19 dicembre, con il meccanismo della rotazione, per tredici settimane. «Ma ha anche assicurato – dice – che ci sarà una grande attenzione per applicare i massimi meccanismi di tutela rispetto ai ratei, alla tredicesima e altri elementi di garanzia per limitare al minimo la perdita salariale per i lavoratori». La cassa integrazione è stata resa necessaria dalla congiuntura di mercato, particolarmente sfavorevole in questo periodo per le imprese del settore. Una soluzione che ha comportato per la Venator il fermo, o la riduzione, della produzione in altri impianti presenti in tutta Europa.

«In aggiunta ci sono le garanzie date rispetto al meccanismo dei licenziamenti con la formula della non opposizione», continua . «Nell’accordo che abbiamo sottoscritto, entro il 31 di marzo, fino ad un massimo di 41 persone potranno presentare richiesta all’azienda che valuterà, anche in base alle professionalità, se accettare la proposta o meno. Chiaramente questo significa che ci potranno anche non essere adesioni da parte dei lavoratori a questo meccanismo. Quindi nei prossimi mesi non sarà preso in considerazione nessun piano di ridimensionamento del personale».

La Femca Cisl Grosseto Siena esprime soddisfazione anche per la notizia dell’autorizzazione Aia ottenuta dalla ditta Ferro Duo Italia srl. Apre uno spiraglio di speranza anche in tema di stoccaggio dei gessi rossi: «Ci auguriamo – conclude Fè – che nei primi mesi dell’anno la congiuntura di mercato muti e si abbiano soluzioni chiare e praticabili per lo stoccaggio degli scarti derivati dalla produzione di Venator. In questo modo, infatti, potremo scongiurare una crisi ben più grave».

 

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