Venator, la Regione: «L'azienda investa e noi ci saremo» | MaremmaOggi Skip to content

Venator, la Regione: «L’azienda investa e noi ci saremo»

Marras e Monni: «Ci aspettiamo che la società si faccia carico del peso di questa fase anziché annunciare il ricorso agli ammortizzatori sociali. La soluzione passa da investimenti produttivi importanti in ricerca e sviluppo ed in qualità ambientale»
La Venator e la piana (foto Marco Stefanini)
La Venator e la piana (foto Marco Stefanini)

SCARLINO. Incontro a palazzo Strozzi Sacrati a Firenze, sede della presidenza della giunta toscana, sulla Venator di Scarlino con i sindacati confederali e le rsu.

La Regione assicura attenzione e si dichiara disponibile ad aprire un tavolo di confronto con l’azienda per la gestione di una fase non semplice. L’azienda deve però fare la sua parte: la soluzione passa da una stagione di investimenti produttivi.

Marras e Monni: coniugare lo sviluppo con l’ambiente

«La vicenda che ha investito la Venator di Scarlino – commentano gli assessori all’ambiente Monia Monni e all’economia Leonardo Marras – desta, ovviamente, grande preoccupazione, ma garantiamo che la Regione seguirà con grande attenzione, rigore e responsabilità tutti gli sviluppi».

«Il presidente Giani – proseguono i due assessori – incontrerà insieme a noi il presidente della Provincia di Grosseto Limatola e i sindaci del territorio per istituire un tavolo regionale con lo scopo di assicurare l’apertura di un confronto anche con le rappresentanze dei lavoratori e con la proprietà, al centro del quale ci dovranno essere temi come gli investimenti della società per la forte riduzione della produzione dei gessi rossi e la gestione di questa fase difficile».

«Quello che è chiaro è che una situazione così complessa non può ricadere sui lavoratori – aggiungono –. Per questo ci aspettiamo che la società si faccia carico del peso di questa fase anziché annunciare il ricorso agli ammortizzatori sociali, perché la soluzione passa da una stagione, finalmente, di investimenti produttivi importanti in ricerca e sviluppo ed in qualità ambientale che non possono più essere rinviati o affrontati con l’andamento lento che abbiamo sperimentato fin qui che fa precipitare inevitabilmente da un’emergenza a un’altra».

«Non possiamo consentire che si contrappongano i temi dell’ambiente, della salute e il lavoro – sottolinea l’assessore Monni -, perché siamo convinti che ci siano tutte le condizioni, anche dal punto di vista tecnologico, per garantire la massima tutela ambientale assicurando al tempo stesso stabilità e prospettive occupazionali».

«In questa fase è importante lavorare per favorire soluzioni appropriate senza clamori o contese pubbliche a cui spesso si è chiamati a rispondere – rimarca l’assessore Marras -. Noi siamo a lavoro per difendere il carattere industriale della storia economica delle colline metallifere convinti che ci siano grandi opportunità ulteriori di sviluppo, grazie all’innovazione e con la misura effettiva di sostenibilità».

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