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Venator, il Comune dice sì ai gessi rossi

Con la soluzione provvisoria approvata all’unanimità dal consiglio comunale, l’azienda potrà scaricare gli scarti di produzione all’“Ex bacini fanghi”
La Venator a Scarlino
La Venator a Scarlino

SCARLINO. Approvata all’unanimità la variante urbanistica per il cambio di destinazione d’uso dell’area “Ex bacini fanghi”.

Il consiglio comunale, mercoledì 27 dicembre ha deciso che, come previsto dalla concessione, l’area andrà a Venator temporaneamente per depositare gli scarti di produzione. Nell’altra parte del terreno interessato dalla variante sono previsti impianti fotovoltaici.

L’area è stata messa a disposizione dal Comune di Scarlino viste le difficoltà dell’azienda nel reperire uno spazio dove depositare i gessi rossi. «Come avevamo dichiarato mesi fa – spiega la sindaca Francesca Travison – in accordo con la minoranza, abbiamo portato a termine la variante urbanistica che, con il cambio di destinazione d’uso, dà temporaneamente la possibilità a Venator di scaricare gli scarti di produzione in un terreno della piana scarlinese».

Una soluzione provvisoria in attesa di risposte veloci

Si tratta di una soluzione provvisoria che darà, come da piani dell’amministrazione, più tempo all’azienda per trovare altre collocazioni ai gessi rossi. «Se non risolvere la questione definitivamente – dice la sindaca – Da parte nostra, come Comune, abbiamo fatto tutto il possibile per sostenere Venator in questo momento di grave crisi: ma non può essere solo Scarlino a preoccuparsi del destino dell’azienda, o meglio del destino dei suoi lavoratori e dell’indotto».

«Occorre che a farsi carico delle sorti del polo chimico scarlinese siano tutte le istituzioni coinvolte, Comuni, Provincia e Regione – conclude Travison – Incontrarsi solamente alle riunioni, sporadiche, ha poco senso: d’altro canto adesso tocca a Venator dare risposte chiare e veloci su quello che sarà il futuro dello stabilimento di Scarlino».

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