Vasellini va nella Lega. Bragaglia ci vuol tornare. Maule: «Per ora no» | MaremmaOggi Skip to content

Vasellini va nella Lega. Bragaglia ci vuol tornare. Maule: «Per ora no»

Vasellini e Bragaglia annunciano l’ingresso nella Lega. Il commissario Maule frena: «Niente scorciatoie». La lista del sindaco perde altri due pezzi. Lo stesso Vivarelli Colonna sta per aderire a Forza Italia, domani (25 luglio) è atteso da Tajani a Roma
Il Comune di Grosseto, Alessandro Bragaglia e Andrea Vasellini
Il Comune di Grosseto, Alessandro Bragaglia e Andrea Vasellini

GROSSETO. Andrea Vasellini, su appello del generale Roberto Vannacci, di cui è il referente in Maremma, aderisce alla Lega. Lo stesso vorrebbe fare Alessandro Bragaglia, rientrando nel partito dal quale si era allontanato, al punto che i due hanno già diffuso un comunicato nel quale annunciano l’ingresso a braccetto nel Carroccio, ma il commissario provinciale Andrea Maule lo stoppa. «Non si rientra nella Lega “per annuncio” o “per dichiarazione”, ma seguendo regole chiare e uguali per tutti» dice Maule.

In sostanza la richiesta di “rientro” dovrà essere vagliata dal direttivo regionale, in quanto Bragaglia è stato espulso. Un direttivo composto da 30 persone che voteranno sulla questione. Anche se queste “acquisizioni” pare siano frutto di un accordo fra lo stesso Vannacci e Salvini.

Intanto, con l’adesione di Vasellini e quella “sperata” di Bragaglia, la lista civica del sindaco perde altri due pezzi

L’esodo principale è verso Forza Italia, partito al quale hanno aderito ufficialmente già Baldi e Turbanti, ma al quale presto aderirà anche lo stesso sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna. Gli ultimi incontri con Tajani non sono avvenuti per caso. E domani, 25 luglio, il sindaco con Turbanti andrà a Roma a incontrare di nuovo Tajani. Potrebbe essere l’occasione per la consegna della tessera.

In sostanza sarà una lista di Pieraccini, unico rimasto, più che una lista del sindaco.

Vivarelli Colonna con Antonio Tajani e Deborah Bergamini
Vivarelli Colonna con Antonio Tajani e Deborah Bergamini

Il comunicato di Vasellini e Bragaglia: «La nostra una scelta coraggiosa»

«Con una scelta chiara, coraggiosa e dal forte impatto simbolico – scrivono -, i consiglieri comunali Andrea Vasellini e Alessandro Bragaglia annunciano ufficialmente il loro ingresso nella Lega, rispondendo all’appello diretto del generale Roberto Vannacci, vice segretario nazionale del partito, che ieri – 23 luglio – ha voluto personalmente coinvolgerli in occasione dell’inaugurazione della nuova sede della Lega a Santa Croce sull’Arno».

«Una decisione maturata sul campo, nei confronti quotidiani con i cittadini, che trova oggi concretezza in un’adesione politica netta: Vasellini e Bragaglia salgono a bordo della Lega targata Vannacci, quella delle 3 S – Sicurezza, Sanità, Sociale – quella che non fa sconti a nessuno, quella che parte dai territori per riconsegnare potere e dignità agli italiani».

Per Andrea Vasellini – volto noto della politica grossetana, avvocato, consigliere in carica e da sempre simbolo della lista civica Vivarelli Colonna Sindaco – è la prima tessera di partito della sua vita: una scelta forte, ponderata, carica di significato.

«Ho sempre rifiutato i partiti – dichiara Vasellini – perché li ho visti troppo distanti dai problemi veri della gente. Ma oggi, con il generale Vannacci, finalmente c’è un partito che parla la mia lingua, che mette al centro l’Italia, il lavoro, i confini, la salute. E che dà spazio a chi non ha paura di dire la verità».

Andrea Vasellini con il generale Vannacci
Andrea Vasellini con il generale Vannacci

Bragaglia: «Questa è una Lega nuova»

Per Alessandro Bragaglia, è un ritorno: «Ma è una Lega nuova – precisa – una Lega che ha finalmente un volto, un’anima, una direzione. Quella del generale. Una Lega che sa da che parte stare: dalla parte degli italiani».

I due consiglieri sono da tempo sostenitori attivi del generale Vannacci all’interno dell’associazione iTeam Elite Vannacci Grosseto, fondata assieme al dott. Claudio Pacella, riferimento organizzativo locale del gruppo. Un impegno che adesso si rafforza con l’ingresso nel partito.

E sono proprio le battaglie concrete a motivare questa adesione: la sicurezza, minacciata da un’immigrazione fuori controllo che ha trasformato il volto di Grosseto; la sanità, ridotta al collasso da decenni di gestione fallimentare da parte della Regione Toscana; il sociale, abbandonato da una sinistra più attenta agli interessi di pochi che ai bisogni di chi lavora e fatica.

«Il nostro punto di partenza – affermano Vasellini e Bragaglia – resta il territorio. E sarà proprio da qui, con il sostegno di un partito che sempre più ha il volto e il coraggio del Generale Vannacci, che porteremo le istanze della nostra gente in ogni sede istituzionale. Basta compromessi, basta silenzi: è il momento della verità e dell’azione». 

Maule: «Nella Lega prima vengono le regole»

Ma il commissario provinciale della Lega, Andrea Maule, stoppa gli entusiasmi, almeno di Bragaglia. Pur senza citarlo nel suo comunicato.

«Nella Lega il rispetto delle regole viene prima di tutto. Nessuna eccezione – scrive -. La Lega è un movimento politico che ha costruito la propria identità sul rispetto delle regole, degli statuti e dei regolamenti. È questo principio, non negoziabile, che ha permesso al nostro partito di essere la forza politica più longeva in Parlamento, superando sfide e difficoltà dalla sua fondazione a oggi».

«In vista delle prossime elezioni regionali, è naturale che ci sia entusiasmo e voglia di partecipare alla battaglia elettorale da parte di molti. Tuttavia, chi ha interrotto il proprio percorso nella Lega a seguito di gravi provvedimenti disciplinari non può pensare di rientrare automaticamente tra i militanti, spinto solo da desideri di rivincita o calcoli opportunistici dell’ultima ora».

«La Lega applica rigorosamente procedure precise e trasparenti, di rito e di merito, per valutare ogni eventuale riammissione. Si tratta di percorsi sottoposti a più di un vaglio, dall’esito tutt’altro che scontato. Non si rientra nella Lega “per annuncio” o “per dichiarazione”, ma seguendo regole chiare e uguali per tutti».

«Nella Lega non esistono scorciatoie, né corsie preferenziali – aggiunge –. Il rispetto dei nostri militanti e di chi lavora ogni giorno sul territorio viene prima di tutto. Chi ha scelto di mettersi fuori dal partito ne risponde, e non può pretendere di rientrare a piacimento per convenienze elettorali».

«Un altro principio sacro della Lega è la sovranità dei territori: sono le sezioni locali, con i loro dirigenti e rappresentanti, ad avere la parola decisiva sulle adesioni e sulle candidature. Questo approccio federalista e autonomista non verrà mai sacrificato a logiche di centralismo o di opportunismo. La Lega è un partito serio, che non svende la propria identità per allargare i numeri sulla carta. Dichiarazioni prive di fondamento giuridico e politico restano chiacchiere inutili. La linea della Lega è chiara, netta, e non si cambia per convenienza».

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