Grosseto provincia con più no-vax. E tanti sono medici | MaremmaOggi Skip to content

Grosseto provincia con più no-vax. E tanti sono medici

Il Comune corre ai ripari con una campagna di comunicazione con cinque testimonial grossetani
La presentazione della campagna pro vaccini

GROSSETO. La provincia di Grosseto è quella, in Toscana, con il maggior numero di non vaccinati. In valori assoluti, ma le percentuali sono ancora più evidenti, sono circa 800 le persone che ancora non hanno fatto la… punturina. Nelle altre province, peraltro tutte numericamente più consistenti, sono fra i 400 e i 600. E quello che più preoccupa è che ci sono anche un gran numero di medici, tanto che 13 sono stati sospesi ed è in corso, da parte dell’ordine, la valutazione su altri 46 casi. Tantissimi.

«Voglio essere chiaro – ha detto il direttore del Coeso, Fabrizio Boldrini – gran parte dei problemi che abbiamo derivano proprio da questo dato: siamo la provincia con il più alto numero di non vaccinati. E questo è un problema serio».

Gli fa eco Paola Pasquaini, presidente dell’ordine dei medici: «I numeri parlano chiaro, ma dispiace che anche fra i miei colleghi siano così tanti che ancora non si vaccinano. Peraltro stiamo vivendo un momento molto difficile, ho segnalazioni continue di offese e minacce a dottori. Un dato deve far riflettere: a Grosseto l’80% dei ricoverati è non vaccinato, nelle altre province sono fra il 75 e il 78%».

Vaccini, una campagna di promozione del Comune

Per questo il Comune, accogliendo una mozione di Grosseto Città Aperta, che ha coinvolto Asl, medici e infermieri, ha pianificato una campagna di informazione in tutta la città.

Da oggi, mercoledì 5 gennaio, nelle strade di Grosseto, saranno visibili i 6×3 della campagna “Grosseto si vaccina perché… realizzata per promuovere l’importanza della vaccinazione contro il Covid-19. La mozione di Grosseto Città Aperta era stata approvata dal consiglio comunale impegnando il sindaco e la giunta a realizzare una campagna di comunicazione volta a promuovere il ricorso alla vaccinazione anti-covid, con l’intento di raggiungere l’intera popolazione locale, sia attraverso una comunicazione diffusa sia attraverso specifiche iniziative sul territorio.

In particolare la campagna, che ha come testimonial cittadini grossetani così da dimostrare il legame ancora più forte, ha una pagina dedicata sul sito istituzionale, una campagna social per il profilo del Comune di Grosseto, uno spot televisivo su Tv9. Ci saranno poi i 6×3, affissi grazie a Sistema e locandine 80/100 affisse in tutta la città. È previsto anche l’invio di mail di sensibilizzazione a tutte le associazioni di categoria per diffondere il messaggio tra gli associati.

Al momento la campagna ha ricevuto l’adesione della Asl di Grosseto, dell’Ordine dei medici e dell’ordine degli infermieri, ma sarà allargata a tutte le professioni sanitarie che vorranno condividere il messaggio e coinvolgerà anche le Farmacie comunali.

«Io sono pro vaccini, in famiglia lo siamo tutti. Ricordo l’importanza del vaccino, gesto di responsabilità nei confronti di se stessi e degli altri – spiega il sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna -.

Chi ancora non ha fatto questo passo, o deve mettersi in pari con le dosi, viene così invitato a farlo attraverso la testimonianza di cittadini grossetani che credono in questo strumento per combattere il covid. Dalle parole dei nostri testimonial emerge chiaramente che ognuno di noi ha più di un motivo per vaccinarsi».

«Ringrazio il consiglio comunale tutto – dice il presidente del consiglio Fausto Turbanti – perché la proposta è stata accolta dall’assemblea impegnando l’Amministrazione comunale a fare questo tipo di servizio che senza dubbio sarà utile alla cittadinanza.

Questa campagna è frutto di una collaborazione che spero e sono certo possa essere confermata anche in futuro anche su altri temi importanti per Grosseto: lanciamo così un bel messaggio alla nostra città».

I testimonial sono Don Franco Cencioni,

l’imprenditrice Chiara Carratelli,

il preparatore dei portieri dell’Us Grosseto 1912 Raffaele Ferioli,

la studentessa Arianna Buonfiglio

e Francesco Petrucci, operaio

 

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