GAVORRANO. Un teatro, una vecchia scuola, una sala giochi e addirittura una pasticceria: il Comune di Gavorrano mette all’asta tutti i suoi beni in disuso per una stima totale di quasi 1 milione di euro. L’asta si terrà il prossimo 12 agosto alle 9.30 nel palazzo comunale alla presenza del responsabile della gestione amministrativa del patrimonio, assistito da due dipendenti comunali.
La ex scuola elementare

L’area di proprietà comunale fa parte dell’ex compendio scolastico di Bagno di Gavorrano. Appartengono a questo lotto anche le numerose baracche in lamiera, perlopiù in disuso o in concessione temporanea ad alcuni cittadini. In questo caso, i contratti di affitto contengono una clausola specifica che permette all’Amministrazione comunale di rientrare nella piena disponibilità del bene ogni qualvolta lo ritenesse necessario ai propri fini.
L’edificio ospitava le vecchie scuole elementari Renato Fucini. Attualmente è abbandonato e in pessime condizioni statiche. L’edificio è organizzato su due piani fuori terra e da un piano seminterrato e ha una superficie complessiva è di circa 5.292 metri quadrati e la stima da cui partirà l’asta è di 355mila euro.
La sala giochi

Si tratta di un locale adibito a sala giochi con biliardo, che si trova in via delle Scuole a Gavorrano, di fianco alla pasticceria, anch’essa di proprietà comunale e interessata dall’asta che si terrà il prossimo 12 agosto nel palazzo comunale. Il bene di circa 43 metri quadrati si presenta in normali condizioni fisiche, igienico-sanitarie e strutturali.
L’intero edificio è infatti stato oggetto di quasi completa ristrutturazione per riattivare il cinema teatro che si affaccia su via Matteotti, con un recupero totale delle facciate e della copertura. Il prezzo a base d’asta è di 37mila euro.
La pasticceria

Il locale principale è accessibile da una corte comune rialzata rispetto a via delle Scuole. È utilizzato come bar pasticceria con un locale laboratorio sul retro del banco. Il bene è di circa 44 metri quadrati.
Anche in questo caso la struttura si trova in buone condizioni. Il prezzo a base d’asta è di 56mila euro.
Il comando dei vigili urbani
Tra i vari bene che il Comune di Gavorrano ha deciso di mettere all’asta c’è anche la vecchia stanza che un tempo ospitava il comando dei vigili urbani di Ravi.
Si tratta di due piccoli locali al piano terra la cui destinazione catastale è a negozio/bottega, ma che è stato utilizzato fino a qualche decennio fa come delegazione dell’Ufficio di polizia municipale. È costituito da un locale principale e da un retrobottega e la superficie complessiva catastale è di 18 metri quadrati. Vi si accede direttamente da via Roma.

A causa dell’abbandono, il bene, che si trova in un complesso edilizio storico, si presenta in scarse condizioni fisiche e igienico-sanitarie e l’unità immobiliare necessita di una complessiva opera manutentiva.
Per il piano operativo l’immobile appartiene al Tessuto storico di matrice otto-novecentesca. Su questo immobile sono ammessi interventi di ristrutturazione edilizia conservativa, inoltre, per quelle unità immobiliari che si affacciano sulla strada pubblica (come in questo caso), non è ammesso il mutamento dell’attuale destinazione d’uso verso la residenza. La stima posta a basa d’asta è di 11mila euro.
Il teatro di Ravi

L’ultimo bene all’asta è un pezzo importante del patrimonio comunale di Gavorrano. Si tratta infatti del teatro di Ravi, stimato 293mila euro.
Si tratta di un grande edificio posto su tre piani fuori terra sul lato prospiciente via Roma, mentre, a monte fuori terra è solo l’ultimo piano.
Ormai abbandonato da anni, l’edificio si trova in un cattivo stato di conservazione e ha bisogno di una consistente opera di manutenzione straordinaria.
Il teatro si trova all’interno di un complesso edilizio storico che, nella sua semplicità, presenta ancora tratti di pregevole fattura. La superficie complessiva è di circa 690 metri quadrati.
Per il piano operativo tutto l’immobile appartiene al tessuto storico di matrice otto-novecentesca. Sulla parte originaria sono ammessi interventi fino alla ristutturazione edilizia conservativa. La parte posta sul retro, quella allo stesso livello della galleria e una volta adibita a bar e a servizi igienici, può essere soggetta a interventi di ristrutturazione edilizia ricostruttiva, in quanto di recente realizzazione.
Le destinazioni d’uso consentite sono la residenziale, l’artigianale limitatamente alle botteghe tipiche e la commerciale al dettaglio, la direzionale di servizio e la turistico ricettiva.



