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Una barca maremmana alla Ocean globe race

Un impegno da circa 300mila euro per partecipare a una delle regate veliche più famose del mondo
Un'immagine della passata edizione (PPL Photo agency)
Una delle barche che ha partecipato alla Ocean globe race

CASTIGLIONE DELLA PESCAIACi sarà anche una barca maremmana, Kanenas (in greco vuol dire “nessuno”), lo Swan 65 dell’armatore Guido Del Gizzo, alla prossima Ocean Golden Globe Race, la regata velica fra le più conosciute al mondo, fra velisti considerati dilettanti. Nella sala del Club velico a Castiglione, che capeggerà con la sua bandiera sullo Swan, è stata presentata la sfida alla quale il Comune castiglionese e la sindaca Elena Nappi  hanno dato il patrocinio.

27 miglia tutte d’un fiato

La partenza della Ocean Golden Globe Race è prevista a settembre 2023 su un percorso che si snoderà per circa 27 mila miglia marine: quattro le tappe previste, dall’Europa settentrionale (Inghilterra o Francia) a capo di Buona Speranza, da Città del Capo all’Australia, dall’Australia al Brasile (passando da sotto) e, infine dal Brasile all’Europa Settentrionale. In gara ci sono già 30 barche iscritte, due dall’Italia compresa Kanenas, ma ci potrebbe essere spazio ancora per qualche new entry.

«Castiglione continua ad essere, grazie al Cvcp nell’olimpo della vela internazionale – ha detto la sindaca Elena Nappi insieme alla consigliere allo sport Isabelle Mariani – e con questa barca che ospiterà il guidone del club, il nome di Castiglione della Pescaia approderà in sei continenti, un’opportunità di visibilità importante e unica nel suo genere».

Particolarmente soddisfatto il presidente del Cvcp Carlo Pistolesi: «Siamo molto contenti- ha detto Pistolesi – della scelta come base nautica per questa avventura. Ci è piaciuta da subito l’idea di coinvolgere il territorio di Castiglione della Pescaia in tutte le fasi della preparazione, dal cantiere alla composizione dell’equipaggio. È sicuramente un’ottima occasione per omaggiare e ricordare le grandi imprese nautiche del passato e per continuare a far crescere la tradizione velica del nostro paese».

La presentazione della regata
La presentazione della regata

A credere nella partecipazione e nell’impresa di realizzare un sogno l’armatore Guido Del Gizzo: «Credo che qualsiasi appassionato di vela – ha detto Del Gizzo – sogni di prendere parte a un giro del mondo, un’opportunità che però si concretizza solo per pochi. La Globe Ocean Race prevede un’accurata preparazione atletica dell’equipaggio che dovrà affrontare lunghe navigazioni d’altura per 40 o 50 giorni, ma per il 10 settembre 2023 avremo un team motivato e formato perfettamente».

Questa edizione ricorda il 50 ° anniversario del Whitbread Round the World, con i partecipanti che attraverseranno il globo lungo il percorso del WRWR appunto fatto nel 1973.

La storia racconta che la prima regata del Golden Globe fu organizzata dal giornale inglese Sunday Times nel 1968, e vinse Sir Robin Knox-Johnston con un premio di 5mila sterline, stimabile oggi in 100mila euro. A distanza di 5 anni lo yacht club britannico e la Whitbread Breweries (una ditta che produce birra) organizzarono una gara con un equipaggio completo. La Whitbread Round the World Race si è poi  trasformata in Volvo Ocean Race, arrivando all’attuale Ocean Globe Race.

Guido Del Gizzo e Andrea Henriquet

Come ha spiegato lo skipper di Kanenas, Andrea Henriquet, la particolarità voluta dagli organizzatori è stata quella di riportare la regata intorno al mondo in un formato classico. Vietato l’uso di sistemi digitali, e servirà saper usare il sestante, mappe cartacee, barometro, solcometro e bussola e comunicare con Vhf-radio e Ssb.

Tutte le barche in gara devono essere state costruite entro il 1988, e Kanenas è del 1981. La flotta che si darà battaglia è suddivisa in 3 classi: Adventure, Sayula (quella dove è iscritta anche la barca maremmana), Flyer e altre barche a vela fino a 68 metri.

La preparazione di Kanenas

Lo Swan 65 di Del Gizzo avrà bisogno di una lunga preparazione per affrontare l’estenuate regata. Luigi Seri del cantiere navale castiglionese si occuperà della sistemazione e di tutti quegli interventi sulla sicurezza richiesti dall’organizzazione.

La Velscaf di Francesco Manzoli realizzerà l’albero maestro, mentre la veleria da Flavia Pischedda, già nel team di Luna Rossa nelle campagne della Coppa America e collaboratrice anche con North Sails.

Il team

Per affrontare un progetto del genere serve un team di 25 unità e l’equipaggio sarà composto da dodici persone alla volta, che possono ruotare nella misura del 70% ad ogni tappa. Già iniziate le selezioni. Il regolamento di regata impone che vi sia almeno una persona di meno di 24 anni a bordo al momento della partenza, e la presenza di una donna.

I costi

Particolare attenzione è il capitolo costi. Lo stesso Del Gizzo ha spiegato che serviranno capitali importanti, si parla di un minimo di 300mila euro e gli sponsor saranno dunque decisivi.

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