GROSSETO. Un regalo solidale che scalda il cuore e che aiuta chi non ha la fortuna di vivere in un territorio verde, respirabile e senza radiazioni: è così che Acquedotto del Fiora ha scelto di pensare il dono natalizio per i propri dipendenti. Quest’anno l’azienda ha selezionato prodotti del territorio, con un’attenzione particolare all’ambiente, utilizzando cartone riciclato e chips d’imballaggio compostabili.
«È un tassello importante che racconta la filosofia di Adf, fondata sui valori della solidarietà, della qualità e della responsabilità. Siamo un’azienda del territorio che si apre anche all’esterno – dice Roberto Renai, presidente di Adf – Abbiamo voluto dare un segno concreto aderendo a un’iniziativa locale che mira ad aiutare i più fragili».
Il progetto Rugiada
Il progetto di Legambiente mira ad aiutare i bambini colpiti dalle conseguenze del disastro nucleare di Chernobyl del 26 aprile 1986. Da quel giorno sono migliaia le persone che continuano a subirne gli effetti: cibo e acqua contaminati, tumori e altre gravi malattie. Per questo è importante tenere alta l’attenzione su queste realtà.
«Garantiamo ai bambini colpiti dal disastro acqua potabile, cibo non contaminato, cure mediche e vestiti puliti – spiega Angelo Gentili, responsabile del progetto di Legambiente – La partecipazione di Adf è un esempio concreto di come la responsabilità condivisa possa fare la differenza. Vorremmo che lo spirito natalizio fosse sempre questo: un regalo che cambia davvero la vita di qualcuno».
Nel pacco dell’EcoNatale ci sono olio, salsa di pomodoro, vino, pasta, miele e cantucci, tutti rigorosamente Made in Maremma. È questo il dono che Adf ha fatto ai suoi oltre 450 dipendenti, un gesto che diventa aiuto concreto per chi non ha accesso a un’alimentazione sicura e non contaminata.
“L’acqua del sindaco”
Tra i progetti ambientali portati avanti da Adf c’è anche quello delle postazioni di acqua potabile, macchinari con un grande potenziale nella riduzione dell’uso della plastica.
«Oggi più del 50% dei cittadini non beve l’acqua del rubinetto. Siamo fieri di dire che stiamo lavorando per invertire questo trend – spiega Renai – Con le casine dell’acqua vogliamo offrire un servizio utile ai cittadini, soprattutto nei piccoli borghi, portando sostenibilità e presenza anche dove i servizi scarseggiano».
Soddisfatta anche Anna Varriale, amministratrice delegata di Adf.
«Abbiamo deciso di mettere le persone al centro, sostenendo un progetto che tutela la salute del pianeta e dei bambini e dando al pacco natalizio un valore che va oltre il dono materiale – conclude Varriale – È un modo per creare connessione tra Adf, la comunità, il territorio e il mondo».



