FOLLONICA. L’Ilva è il nucleo fondativo e la memoria storica dell’intera comunità follonichese. Per salvaguardare e valorizzare questo importante patrimonio, il gruppo di architetti NuvolaB ha preparato un master plan legato al progetto NextIlva. Fa affidamento sui fondi europei della programmazione 2021-2027, arrivati grazie alla Regione Toscana che ha ritenuto il Comune idoneo al loro utilizzo (insieme ad altri 9 nella regione).
Il Comune di Follonica, infatti, ha partecipato a una manifestazione di interesse per la rigenerazione urbana, con un progetto per completare il recupero dell’area della città fabbrica. Risultato primo nella graduatoria regionale, ha ottenuto così l’importante finanziamento.
Nel pomeriggio di venerdì 24 giugno, il progetto è stato presentato alla città dal gruppo di architetti. L’assessora Barbara Catalani ha accompagnato tutti in una passeggiata attraverso l’Ilva, per guardare da vicino i luoghi interessati dal master plan.

Un progetto da 10 milioni di euro
La proposta progettuale ha un costo totale di 10 milioni di euro, di cui il 20% viene coperto dalla quota di cofinanziamento da parte del Comune.
Il processo di tutela e di riconversione ha avuto origine nei primi anni successivi alla chiusura dello stabilimento, nel 1960. Oggi si è arrivati ad un piano di recupero che interessa tutta l’area.
Il progetto parte dal presupposto fondamentale che l’area Ilva costituisce un comparto urbano unico e complesso, in cui le diverse funzioni si integrano e completano, si autoalimentano e si sostengono. La proposta progettuale vuole quindi creare nuove e profonde connessioni, affiancando alle funzioni culturali e i servizi già presenti, funzioni sociali, abitative, ricettive, formative, sportive. Puntando sull’accoglienza e l’inclusione, che insieme al recupero degli spazi come luoghi di incontro e di scambio, consenta a tutti e tutte di vivere l’area quotidianamente.
Ilva: la piazza del Teatro
La piazza del Teatro è uno degli spazi aperti più estesi. Qui è stato progettato uno spazio pubblico dove convivono parcheggio (importante anche a servizio del teatro) e la funzione propria della piazza cittadina vista come spazio di aggregazione, convivialità e relazione.

Il grande spazio centrale viene ridisegnato, accostando pavimentazioni diverse che definiscono le varie zone. Le auto vengono allontanate dai fronti dei fabbricati, il prospetto dei Forni delle Ringrane viene liberato e restituito allo spazio pubblico nella sua interezza.
Lo spazio centrale della piazza del teatro viene caratterizzato da una serie di arredi urbani mobili e la corte aperta in corrispondenza dell’Officina Cilindri verrà utilizzata per espandere le attività anche all’aperto.

La piazza viene delimitata su due lati da una maglia di alberi che va a costruire un fronte vegetale omogeneo.
Le case dei lavoranti
Il recupero delle case dei lavoranti si pone l’obiettivo di creare uno spazio dinamico all’interno dell’area. La funzione residenziale delle case sarà mantenuta attraverso la realizzazione di abitazioni a destinazione sociale. Il piano terra del corpo di fabbrica su due livelli sarà invece destinato ad accogliere piccole attività artigianali.

La centrale elettrica
L’ex centrale elettrica sarà destinata a ospitare uno spazio dedicato alla diffusione dell’enogastronomia locale e andrà a completare l’offerta ricettiva del comparto Ilva. L’inserimento di una funzione attrattiva, in quest’area del comparto, ne ridarà nuova luce alla comunità.

Sarà facilmente raggiungibile dall’ostello, dalla Scuola di musica, dal Teatro e anche direttamente dal percorso ciclopedonale lungo il parco del Fosso Petraia
La piazza dello sport
Lo spazio sul retro dell’edificio che oggi ospita la scuola media sarà la futura piazza dello sport. Oggi l’area ospita un campo da basket ma nel master plan le aree dedicate alle attività saranno molte e diversificate.
Verranno inseriti tappeti di materiali vari, divisi per funzioni: il basket avrà il cemento, un’area per i più piccoli sarà realizzata con pavimentazioni morbide, ci sarà poi un’area in terra battuta dove si troveranno i tavoli da ping pong.

Nella piazza verrà interdetto il traffico alle auto e questo permetterà di “avvicinare” in modo chiaro anche gli altri due edifici presenti nell’area: l’ex falegnameria, dove andranno le associazioni culturali e l’Università dell’età libera, e l’ostello. Gli edifici avranno infatti gli ingressi connessi alla piazza dello sport.

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