Un melograno per ricordare le vittime del Mediterraneo Skip to content

Un melograno per ricordare le vittime del Mediterraneo

La cerimonia è in programma in via Giottol’1 giugno alle 16.30. L’Anpi parla di solidarietà e umanità in una lettera spedita ai Comuni toscani
La locandina dell’evento

GROSSETO. Arriva anche a Grosseto l’appello che “Donne insieme per la Pace“, Anpi, Cgil e Legambiente Toscana di speranza e umanità, che hanno promosso in queste settimane insieme ai comuni della Toscana.
Come già curato in altre città, anche nel capoluogo maremmano verrà piantato un melograno, simbolo di vita, per ricordare le vittime del Mediterraneo. La breve cerimonia avverrà al parco pubblico di via Giotto, nei pressi della casetta dell’acqua, alle 16.30 del primo giugno.

Per l’iniziativa di piantumazione del melograno, nel caso di Grosseto, hanno scelto questa data in ragione del significato che ha il lavoro nel primo articolo della Costituzione, finalizzato ad una prospettiva di vita migliore e piena per tutti.

Cosa dicono le associazioni

Cristiana Duetti, segretaria Spi-Cgil di Grosseto, dice che da decenni il Mediterraneo è un luogo di vite spezzate tragicamente che speravano solo in una vita migliore per sé e la propria famiglia. «Oltretutto coloro che riescono a raggiungere le coste europee – dice Duetti – sono costretti a vivere in centri in cui viene messa a rischio la loro dignità. Questo melograno piantato vuole essere un piccolo monito a tutti noi e alle nostre coscienze».

Simone Ferretti, presidente Arci Grosseto, parla del melograno come un piccolo simbolo che ha un grande valore di solidarietà e di diritto. Infatti dice: «Oggi il mediterraneo e sempre più un mare di morte, rendiamo la vita ai nostri parchi con una pianta che parla di speranza e dovrebbe far riflettere su come altre politiche collegate all’accoglienza possano essere possibili».

Angelo Gentili, coordinatore Legambiente e Festambiente Grosseto, dice che l’associazione partecipa con entusiasmo all’iniziativa perché è parte fondamentale del suo compito. «Tra le ragioni per le quali avvengono queste grandi migrazioni ci sono guerre e crisi climatica – dice Angelo – siamo consapevoli che solo insieme alla società civile e alle istituzioni riusciremo ad affrontare questo fenomeno».

Daniela Castiglione, presidente della sezione Anpi “Carla Nespolo”, parla dell’aspirazione ad un futuro dignitoso, composto da una vita felice e da un lavoro onesto per chiunque entri nel Bel Paese, come diritto fondamentale, e che il simbolo del melograno è un invito a realizzare la fine degli sfruttamenti e la giustizia sociale. «Antifascismo ed antirazzismo sono due elementi fondanti dell’impegno dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia – continua Daniela – I flussi migratori rappresentano una questione strutturale che non può essere trattata come un’emergenza oppure un problema per la sicurezza, dando per scontato che chi fugge dalla propria terra sia un potenziale criminale. La Costituzione, nata grazie alla resistenza, rappresenta in questo il nostro faro valoriale».

 

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