GROSSETO. Aveva vinto in primo grado, ma il giudice di appello gli ha dato torto. Condannando il cacciatore al risarcimento danni nei confronti della Lac per un totale, comprese le spese, di oltre 8000 euro.
La vicenda risale al 2019 quando un cacciatore, forse per errore, uccise due piccioni. In quell’occasione la Lac, in sede civile, chiese un risarcimento presentando ricorso.
La vicenda arrivò in tribunale due anni dopo, nel 2021 e, in quell’occasione, il giudice, dottor Amedeo Russo, dette ragione al cacciatore, sostenendo che non era stata provata l’esistenza del danno, quindi a maggior ragione non era possibile neppure chiedere un risarcimento dello stesso in forma equitativa.
In appello ribaltata la sentenza, cacciatore condannato
La corte di appello di Firenze, in data 12/05/2025, ha completamente riformato la sentenza civile (Ord.2730/2019 del tribunale di Grosseto del 02/11/2021) di primo grado del giudice dottor Amedeo Russo impugnata dalla Lac con l’avvocata Lorena Coccoluto.
Peraltro la stessa cosa è successo per tutte le altre sentenze redatte analoghe inerenti le richieste di risarcimento danni presentate dalla Lac nei confronti di cacciatori.
La corte di appello di Firenze, in questo caso, ha condannato il cacciatore, che aveva ucciso due piccioni, al risarcimento a favore della Lac, oltre al rimborso delle spese di primo e secondo grado (ben oltre 8.000 euro).
La Lac: «Le associazioni hanno diritto al risarcimento»
Raimondo Silveri, presidente pro tempore della Lac – Lega per l’abolizione della caccia, così commenta.
«In fase di negoziazione bastava che il cacciatore avesse chiesto un accordo con la Lac per evitare assurde spese legali, ma così non è stato».
«Ricordo che la Corte di Cassazione ha redatto numerose sentenze a favore delle associazioni, le quali hanno diritto al risarcimento del danno in caso di reati penali commessi nei confronti degli animali».
«A Federcaccia, ricordo che una sentenza di primo grado non è affatto importantissima come dichiarato quattro anni fa, quindi prima di esultare per poi ottenere questi risultati, visto che i gradi di giudizio sono tre, ci penserei bene».



