GROSSETO. Una chiesa qualsiasi, anziani, giovani, tanta gente semplice, un funerale qualunque per un uomo comune.
Quello di Marco Posa, artigiano dell’acqua in tutte le sue forme e utilizzi, 67 anni, morto in pochi giorni, colpito da un cecchino astratto, un fantasma invisibile.
La sorridente disponibilità
Il tempio di Santa Lucia contiene il dolore di una comunità attonita, spiazzata e anche impaurita. Le panche sono gremite, il sole attraversa le vetrate per guardare, i ceri bruciano. Al microfono padre Lamberto è emozionato, si scusa per la tosse che lo interrompe, si guarda intorno cercando le parole giuste. Non le trova. Prima di avviare la liturgia si sofferma su Marco, l’uomo.

«La nostra quotidianità è fatta di foglie che germogliano, altre che cadono in terra. Marco è tramontato. Eravamo amici – prosegue Lamberto – tutti gli impianti della nostra struttura sono passati attraverso le sue mani esperte e sapienti, era un idraulico preparato. Voglio solo aggiungere un aspetto predominante di Marco, la sorridente disponibilità senza riserve. Mi stringo al dolore dei famigliari – termina – la moglie Elvira, i figli Fabio e Francesco con l’invito di non perdere mai quei francobolli, che ho dato a Marco».
Ogni domenica tifava per Francesco
Più che una foglia Marco era un albero. Aveva la passione del calcio, era stato arbitro, amava la Juventus, ha amato tutte le squadre in cui giocava il figlio Francesco. Ogni domenica viaggiava verso il campo dove c’era Francesco. Toscana, Umbria, lontano, vicino, pioggia o vento non importava, lui ci doveva essere.
In quei viaggi Marco sfoderava il miglior sorriso, durante la gara non faceva mancare l’ironia pungente del maremmano, correva sul terreno verde insieme a Francesco. Con Marco le domeniche diventavano allegria e risate seduti al ristorante. Se poi, per dispetto, una gomma decideva di bucarsi si trasformava in meccanico provetto e rapido senza tralasciare di sottolineare al destino le sue perplessità sul perché accadevano queste cose.
Marco sarà cremato, le ceneri saranno sparse in mare.
Autore
-
Collaboratore di MaremmaOggi. Ho viaggiato sulla carta stampata, ho parlato alla radio e alla televisione. Ora ho la fortuna e il privilegio di scrivere online su maremmaoggi.net. Come lavagna uso il cielo. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
Visualizza tutti gli articoli