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Turismo in Maremma: una stagione “record d’intermittenza”

Se nei fine settimana le strutture sono in affanno, durante la settimana denunciano diversi posti liberi
Turismo in Maremma: una turista in attesa di partire
Una turista in attesa di partire

GROSSETO. Nel secondo fine settimana di luglio, sulla costa della Maremma ma anche nell’entroterra, i numeri delle presenze turistiche sono da tutto esaurito.

Sembra che tutto vada bene. Ma qualcosa che stona tra la sinfonia delle cicale che friniscono, in realtà, c’è. Nei fine settimana si registrano presenze record. Durante la settimana, però, molte strutture (alberghi, agriturismi, ma anche chi affitta le case) denunciano un deciso calo rispetto alle prenotazioni dello scorso anno.

Il boom dopo il Covid

L’illusione che in Maremma il turismo avesse sempre un record dietro l’altro da poter battere, era stata data dalle prime stagioni dopo il Covid-19. Si susseguivano notizie sui boom di presenze mai visti prima, locali affollatissimi, ristoranti costretti a turni intensi. Anche l’occhio aveva le sue conferme: molte delle passeggiate lungomare delle località maremmane erano invase.

Oggi non sembra più così. Alcune associazioni di categoria hanno fatto un sondaggio interno, a Castiglione della Pescaia, per esempio, da sempre considerata una vera cartina al tornasole per le tendenze del turismio, racconta appunto come gli arrivi siano decisamente condensati nei fine settimana.

Alcune strutture, nei giorni infrasettimanali, lamentano addirittura un 50% di presenze in meno rispetto ai weekend.

I conti ovviamente si faranno solo a fine estate. Ad agosto le richieste annunciate sembrano da over-bookin  ma una certa tendenza al mordi e fuggi ancora più estremo sembra evidente. Al di là delle aspettative, c’è la reale possibilità che i numeri delle presenze siano dunque più vicini a quelli pre Covid-19: non sono certo da sottovalutare ma non certo da boom.

Il ritorno delle vacanze all’estero

Il turista, con la ritirata della pandemia, sembra voler tornare con più fiducia a viaggiare anche all’estero. Dai dati, sempre parziali, sembra che addirittura un italiano su tre potrebbe scegliere mete diverse dallo stivale italico. Anche per le offerte decisamente più vantaggiose che riesce a trovare: poter risparmiare e allungare le “ferie” per tutta la famiglia non è certo un dato da sottovalutare.

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