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«Tumore, ti sconfiggerò»: la forza di Simone

Il dirigente del Follonica hockey Pantani ha raccontato della terribile malattia che gli è stata diagnosticata. E i tifosi lo hanno omaggiato con uno striscione
Simone Pantani, dirigente del Follonica hockey

FOLLONICA.  Con l’avvento dei social la condivisione di molti aspetti della vita è messa in piazza a stretto giro di posta. Succede per tutto: storie d’amore, problematiche che riguardano il lavoro o semplici messaggi di auguri, senza contare che per esempio Facebook ti fa arrivare con un clic, e il passaparola, a latitudini impensabili.

Quando però una persona cerca di mettere a nudo quello che gli sta capitando a livello di salute e racconta i suoi problemi, beh è tutta un’altra faccenda. Se poi capita a personaggi dello sport il riscontro mediatico è ancora più ampio, in ordine cronologico i più recenti Sinisa Mihajlovic e Gianluca Vialli.

Il coming out di Pantani

A Follonica, ormai da anni, Simone Pantani dirigente della squadra di hockey sta combattendo la sua battaglia personale. È sotto dialisi continua fra alti e molti bassi, per un rene che non funziona (anni fa sua madre gli donò il suo, ma il trapianto purtroppo non ha funzionato) con visite specialistiche continue.

Ora però Simone deve combattere anche su un altro fronte, contro un tumore. A Follonica la notizia si è sparsa in poco tempo, e gli stessi Ultras Eagles di cui in gioventù Simone faceva parte, lo hanno omaggiato con uno striscione di incoraggiamento, che vale più di mille parole.

Attimi toccanti prima del derby contro il Grosseto al Capannino, con Pantani visibilmente commosso quando riecheggiavano i cori a lui dedicati. E Pantani, uomo dal carattere nobile, dopo una notte di pensieri ha voluto aprirsi con un post a tratti toccante, certamente non scritto in cerca di pietà che a lui di certo non serve, ma anzi per condividere e cercare ancora più forza per reagire alla malattia.

Lo striscione per Simone Pantani degli Ultras Eagles al Capannino

Il messaggio del dirigente

Sono stato incerto, e tuttora non sono sicuro di far bene, a scrivere questo messaggio. Ma dopo l’emozione di ieri sera al Capannino, mi sembra giusto mettere al corrente tutte le persone che mi sono e saranno vicine e, anche per sgomberare tutte le possibili voci, ho deciso di scrivere. Di sicuro non lo faccio per farmi compatire o farmi dire “poverino”.

Nel mio curriculum sanitario mi mancava questo: carcinoma epatico di possibile origine renale (tumore al fegato), difficilmente guaribile, ma con buone possibilità di cronicizzarlo   Lunedì, appena saputo, ero davvero devastato, ma già dal giorno dopo, voglioso di provare a combatterlo.

Parto da un handicap importante, insufficienza renale, ma con le nuove terapie posso vivere e combattere in maniera dignitosa. Stamani inizio le nuove cure, impaurito, ma un po’ incuriosito di sapere cosa sono.

Inutile dire che ringrazio le persone a me vicine, famiglia, amici con la A maiuscola, la squadra di veri uomini, il mister, i dirigenti, i tantissimi tifosi che mi hanno dato e daranno tanta forza. Fino a quando mi diranno che non ho più speranze, lotterò con tutto me stesso. Iniziamo questa nuova battaglia. Andiamo a vincere!!! Se a qualcuno può dar fastidio questo messaggio, mi dispiace, ma ho provato, purtroppo, molte volte che la condivisione aiuta tantissimo. Ora per un po’ basta social, almeno quello che riguarda la vita “sanitaria”, solo un po’ di hockey. Buon Natale a tutti.

Autore

  • Enrico Giovannelli

    Giornalista di MaremmaOggi. Ho iniziato a scrivere a 17 anni in un quotidiano. E da allora non mi sono mai fermato, collaborando con molte testate: sport, cronaca, politica, l’importante è esagerare! Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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