Tromba marina nel mare di Follonica. L'esperto: «Colpa del gran caldo» | MaremmaOggi Skip to content

Tromba marina nel mare di Follonica. L’esperto: «Colpa del gran caldo»

Trombe marine nel golfo di Follonica. L’esperto: «Il mare caldo è fra le cause». In settembre un breve ritorno dell’estate, ma non durerà a lungo
La tromba marina a Follonica e il meterologo Marco Biagioni, di Aspro
La tromba marina a Follonica e il meterologo Marco Biagioli, di Aspro

FOLLONICA. Un’alba da paese tropicale quella che si è presentata ieri mattina nelle acque del Golfo di Follonica.

Con la perturbazione che ha portato qualche pioggia e forti venti fino alle 13 di ieri pomeriggio, martedì 2 settembre, sono stati diversi gli avvistamenti in mare di quelle che vengono chiamatetrombe d’aria marine”.

Biagioli: «Causate dal calore del mare»

Per fortuna nessun danno a persone, strutture o abitazioni. Rimangono comunque fenomeni che da queste parti non solo sorprendono, ma fanno anche un po’ paura; abituati a vedere i tornado nei film o nelle cronache dei paesi sub tropicali, ad oggi non è ancora chiaro se la variazione climatica in corso possa ulteriormente trasformarli e farli diventare potenzialmente pericolosi.

È questo il motivo per cui ne parliamo con il meteorologo che già in passato si è reso disponibile ad illustrarci alcune particolarità climatiche della nostra provincia, il dottor Marco Biagioli, meteorologo Ampro, della stazione MeteoSiena24. 

Dottor Biagioli, ha visto i filmati che sono stati registrati a Follonica. Qui le chiamano trombe d’aria marine. È corretto e di cosa si tratta esattamente? 

«Quanto osservato stamani a Follonica è proprio una classica tromba marina. Come per i tornado, i loro “parenti” sulla terraferma, si presentano come nuvole a imbuto che si estendono dalla base di una nube convettiva (solitamente un cumulonembo o un cumulus congestus) verso la superficie del mare. In questo periodo dell’anno il mare conserva ancora molto calore, e quando c’è aria più fresca e instabile in quota, associata alle prime perturbazioni autunnali possono crearsi le condizioni per correnti ascendenti (risalita di questa aria calda verso l’alto) molto intense».

«Ieri mattina, in atmosfera i venti tendevano a ruotare salendo di quota, questo ha permesso l’amplificazione del meccanismo rotatorio dell’aria in risalita verso l’alto, con la formazione di un vortice di bassa pressione. All’interno l’aria accelera man mano che si avvicina all’asse di rotazione, un po’ come un pattinatore mentre gira su se stesso. Da qui nasce il vortice che diventa ancora più evidente all’occhio per il sollevamento dell’acqua marina superficiale. Nella maggior parte dei casi le trombe marine sono fenomeni brevi e di intensità limitata, che si dissipano in mare o molto rapidamente appena raggiungono la costa. Tuttavia, nei casi più rari associati a temporali intensi, tipo le supercelle, possono assumere caratteristiche simili a un tornado e diventare più pericolose. Non era però fortunatamente il caso della tromba marina osservata sul golfo».

Il clima più caldo aumenta i temporali intensi

Pensa che nella continua trasformazione del clima questi possano diventare anche da noi fenomeni potenzialmente pericolosi come accade in altri Paesi del mondo?

«Le trombe marine di per sé sono fenomeni locali e di breve durata non direttamente associati al cambiamento climatico e comuni sui mari toscani. Tuttavia, in un clima più caldo può aumentare la frequenza di temporali intensi. Come detto le trombe marine classiche hanno intensità generalmente modesta, ma è sempre utile osservarli, catalogarli e studiarli per capire meglio le dinamiche locali cercando di adattarsi in caso la frequenza o l’intensità di tali fenomeni aumentasse. L’estate appena finita (dal punto di vista meteorologico il calendario fissa la stagione estiva dal 1 al 31 agosto, a differenza di quello astronomico) è stata meno calda delle precedenti, con l’eccezione di giugno, che è stato quasi da record. Rimane comunque tra le 10 estate più calde degli ultimi 100 anni».

L’estate non è ancora finita, ma quasi

Finito agosto, è cominciato un settembre alquanto strano per queste zone: venti, piogge, temporali ma con un clima ancora decisamente caldo come richiederebbe il periodo. L’estate è finita oppure no?

«Sebbene come detto prima l’estate meteorologica tecnicamente finisca il 31 agosto, settembre alle nostre latitudini rimane un mese a cavallo tra l’estate e l’autunno. Questo aspetto ovviamente vale ancora di più nei tempi attuali, con un clima ben più caldo rispetto a quello del passato. Nei prossimi giorni, specie dal fine settimana prossimo tornerà un po’ di alta pressione e un clima tipicamente estivo che potrebbe prolungarsi almeno fino alla metà del mese. Poi la stagione declinerà e, piano piano l’autunno prenderà il sopravvento sull’estate».

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