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Tre piantine a scuola per la legalità

Appuntamento con i carabinieri forestali e della biodiversità alla scuola Tombari per la Giornata nazionale dell’albero
Un momento dell'iniziativa
I carabinieri a scuola con i bambini

GROSSETO. Giornata nazionale dell’albero: i carabinieri forestali alla scuola primaria Tombari, dove sono state messe a dimora tre piantine.  Le scuole del grossetano hanno aderito in molte, e con entusiasmo, all’iniziativa: l’evento centrale si è tenuto oggi a Grosseto alla presenza delle principali cariche istituzionali della provincia, in primo luogo la prefetta Paola Berardino, oltre dirigenti scolastici, e ai  veri protagonisti dell’evento, i bambini, che hanno presentato degli elaborati preparati insieme alle maestre.

La giornata nazionale dell’albero

Sono state così messe a dimora tre piantine, due allori ed un leccio, specie tipiche della macchia mediterranea. Altre simili iniziative si sono tenute in diverse scuole della provincia, alla presenza dei carabinieri del Gruppo forestale di Grosseto e del Reparto biodiversità di Follonica, per la messa a dimora di piantine forestali provenienti dai vivai della Biodiversità.

Ogni pianta è dotata di un Qr code, che permette di accedere alla pagina web Un albero per il futuro, e di georeferenziare, individuare la collocazione di ciascuna piantina su mappa.

Questo permetterà agli alunni di seguire giorno per giorno la crescita delle piante e i risultati ottenuti in termini di stoccaggio di carbonio.

I carabinieri forestali insieme agli studenti contribuiranno così a creare un “bosco diffuso” in tutto il territorio nazionale, un impegno concreto per favorire la partecipazione dei ragazzi alla tutela ambientale ed al contrasto dei cambiamenti climatici.

Il progetto per l’ambiente

Per la celebrazione della Giornata Nazionale dell’Albero, l’Arma dei carabinieri ha promosso una serie di iniziative di educazione alla tutela dell’ambiente e al rispetto della legalità su tutto il territorio nazionale . L’evento principe, promosso dal Ministero della transizione ecologica, in collaborazione con la Fondazione Falcone e l’Arma dei carabinieri, si è tenuto il 20 novembre a Palermo, nell’Aula Bunker del carcere dell’Ucciardone, dove cosa nostra venne processata e condannata: sono state consegnate agli studenti delle scuole siciliane che hanno aderito al progetto per la legalità ambientale le prime 100 piantine di Falcone.

Si tratta di piccoli esemplari riprodotti da diverse talee dell’Albero di Falcone, così chiamato perché cresciuto davanti alla casa del giudice vittima della mafia nel 1992, le cui procedure di clonazione sono state eseguite dal Centro nazionale carabinieri per la biodiversità di Pieve Santo Stefano.

L’Albero di Falcone diventa così protagonista di un grande “bosco diffuso”, dove le piantine donate e messe a dimora nelle scuole italiane replicheranno in modo capillare un maestoso simbolo di legalità, diffondendosi tra i giovani affinché non dimentichino l’importanza della lotta alla mafia e l’esempio del giudice Giovanni Falcone , che continuerà in tutti noi a dare i suoi frutti

Curiosità storica

Già con il Regio decreto del 30 dicembre 1923 nº 3267, la prima “legge forestale”, chiamata Legge Serpieri,  all’art. 104 veniva riportato : «È istituita la Festa degli alberi. Essa sarà celebrata ogni anno nelle forme che saranno stabilite di accordo fra i Ministri dell’Economia Nazionale e dell’Istruzione Pubblica» con lo scopo di infondere nei giovani il rispetto e l’amore per la natura e per la difesa degli alberi.

Nel 1951 fu stabilito che la “Festa degli Alberi” dovesse svolgersi il 21 novembre di ogni anno, e nel 2010, l’ex Ministero dell’Ambiente, oggi Ministero della Transizione Ecologica, istituisce la “Giornata Nazionale degli Alberi” da celebrare ogni anno il 21 novembre insieme con la “Festa dell’Albero”.

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