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Tre incidenti in pochi giorni, rotatoria sorvegliata speciale

L’assessore Megale avvia un monitoraggio sulla viabilità anche se i numeri sono confortanti: negli ultimi due anni ci sono stati soltanto 10 incidenti non gravi
Un'immagine dell'incidente, a terra la moto dei due minorenni
Un’immagine dell’incidente nel quale sono rimasti feriti due minorenni in via della Repubblica

GROSSETO. Tre incidenti in pochi giorni in via della Repubblica che torna ad essere sorvegliata speciale da parte dell’amministrazione comunale. Dieci anni fa, il viale che passa davanti al parco di via Giotto e che rappresenta senza alcun dubbio una delle arterie principali della città, era stato teatro di diversi incidenti. Allora, però, su quella strada si correva troppo. 

Una bici bianca in segno di lutto

Nel 2013, Angelo Fedi insieme a un gruppo di ciclisti, fece installare una bici bianca in segno di lutto perché poche settimane prima, su quella strada, erano morti due ciclisti nel giro di tre giorni. Il 9 agosto di quell’anno, il commercialista Pietro Magagnini, fu travolto e ucciso mentre attraversava sulle strisce via della Repubblica all’incrocio con via Arcidosso.  Due giorni prima era toccato a Mario Mari, 82enne grossetano. 

Da allora, via della Repubblica ha visto aumentare i dispositivi di sicurezza sulla strada, con la realizzazione degli attraversamenti pedonali rialzati che hanno scoraggiato motociclisti e automobilisti a viaggiare ad alta velocità. 

Nel caso dei tre incidenti avvenuti negli ultimi giorni, quello nel quale è rimasto ucciso Patrizio Culicchi, 69 anni, e quelli nei quali sono rimasti feriti due studenti minorenni e altre due persone questa mattina, martedì 17 maggio, la causa però, non sembra essere stata la velocità. 

Piuttosto, la distrazione. Perché tutti gli incidenti sono avvenuti in corrispondenza delle rotatorie

I dati: 10 incidenti negli ultimi 2 anni

Via della Repubblica, a distanza di quasi dieci anni dalle ultime tragedia che l’hanno resa tristemente nota, torna ad essere sorvegliata speciale da parte dell’assessorato al traffico. «Ho chiesto un attento monitoraggio della viabilità – spiega l’assessore Riccardo Megale, che ha anche la delega alla polizia municipale – perché per apportare dei correttivi bisogna avere ben chiara la situazione». La rotatoria sulla quale è avvenuto l’incidente mortale di venerdì 13 maggio, ai sensi del codice della strada, è un’intersezione a tutti gli effetti. Quindi, bisogna dare precedenza a destra. 

L'assessore Riccardo Megale - maremmaoggi.net
L’assessore Riccardo Megale 

Negli ultimi due anni, tolti i tre incidenti avvenuti in questi giorni, quelli rilevati dalla polizia municipale del comando di Grosseto sono stati 10. «I dati non scattano una fotografia di pericolosità eccessiva – spiega il comandante della polizia municipale Alessio Pasquini – Chiaramente però dopo la tragedia di venerdì 13, stiamo valutando attentamente tutti i fattori di rischio». Fattori che spesso però si riducono a uno soltanto: la distrazione alla guida

Alessio Pasquini

Quando un automobilista affronta una rotatoria, infatti, la velocità non è mai elevata. «Molto spesso le persone che sono alla guida – aggiunge Pasquini – si distraggono. Questa è una delle prime cause di incidente in città. Durante gli incontri che facciamo con i ragazzi delle scuole, li invitiamo continuamente a restare concentrati, quando sono in sella allo scooter o anche solo in bici, in modo da abituarsi ad essere automobilisti attenti quando saranno al volante». 

Educazione stradale, soprattutto. Che insieme al monitoraggio che verrà ora attivato dall’assessorato al Traffico, potrà servire ad evitare tragedie come quella successa venerdì 13, quando, probabilmente per una precedenza non data, il sessantanovenne in sella allo scooter ha perso la vita. 

 

 

 

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