SCARLINO. La sindaca di Scarlino, con un comunicato, precisa di essere estranea ai fatti dell’inchiesta sui gessi rossi. Essendo stata eletta dopo quanto contestato.
Certo è che, come ha ben spiegato MaremmaOggi, il nome di Francesca Travison non è stato iscritto nel registro degli indagati dal sostituto procuratore Giulio Monferini come persona fisica, ma come persona giuridica proprio perché, in quanto prima cittadina del Comune di Scarlino, Travison è la legale rappresentante del Complesso agricolo forestale regionale delle Bandite di Scarlino.
«In riferimento alle notizie uscite sulla stampa locale – scrive la sindaca – in merito all’inchiesta sui gessi rossi preciso che il periodo di riferimento delle indagini è dal 2005 al 2016. Sono stata eletta sindaco di Scarlino a maggio 2019 e per questo sono estranea ai fatti contestati. Chiaramente come sindaco pro tempore e legale rappresentante del Comune sono stata informata sui fatti, ma ribadisco la mia completa estraneità agli accadimenti. L’Amministrazione comunale è in attesa di conoscere il risultato dell’inchiesta».
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